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I Mùm, da più di venti anni, riescono sempre a creare uno splendido ponte tra l’Islanda e i sogni, tra il freddo della terra ghiacciata da una elettronica minimale, la potenza marina della folktronica e il vento caldo di una melodia pop eterea. Sul palco del Monk hanno portato tutta la forza suggestiva del loro sound, di quella sperimentazione glitch che abbraccia e avvolge completamente.
Come le onde che si infrangono sugli scogli dei visual proiettati durante il live, come il flusso sospeso di suoni che tra synth arcobaleno, chitarre, basso e batteria, mescola le visioni catchy di una melodica, la magia di piccole campane evocative, il riflesso di uno specchio d'acqua illuminato in cui immergere un microfono e un piatto di una batteria, la band crea incantevoli dimensioni sonore sovrapposte, paesaggi sonori lontani, cinematici e destrutturati, al confine tra tradizione e innovazione, sapore vintage e anima contemporanea.
La musica parla durante il live dei Mùm, fino alle viscere profonde dell'ascolto. Si fa liquida nel suo substrato digitale, atmosferica nell'uso delle voci, evanescente nella distorsione del disturbo poliritmico, morbida e pulsante nell'intreccio della sezione ritmica. Le note creano diverse anime sonore, interessanti cambi di ritmo, ora più intimi, dilatati e ipnotici, ora più marcatamente energici, soprattutto nei lunghi intermezzi strumentali, immergendo i presenti all'interno di un universo altro, fatto di onirica introspezione e di vivace potenza.
La setlist parte aliena dal passato con “The Land Between Solar Systems”, dall'album “Finally We Are No One” del 2002, e procede con “A Little Bit, Sometimes”, da “Go Go Smear the Poison Ivy” del 2007. Arrivano poi i brani dal nuovo album “History of Silence”: “Mild at Heart”, “Kill the Light,” “Miss You Dance”. E ancora “The Last Shapes Of Never”, da “Sing Along to Songs You Don't Know” del 2009, “The Colorful Stabwound” e “Toothwheels” da “Smilewound” del 2013. A chiudere il live, nel bis, ci pensano infine “Moon Pulls” e “Green Grass Of Tunnel”.
I Mùm dal vivo sono una fiaba moderna per anime bambine; un luogo confortevole in cui sciogliere ogni pensiero nella spontaneità del loro raffinato vortice sonoro; uno spazio, fisico e interiore, senza confini, in cui la musica ha il potere di evocare e di trasformare le nuvole in un iride di suoni. Sono una ninna nanna che è terra e sogno in un unico Mondo.
Articolo del
17/11/2025 -
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