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Nuovo ed ultimo album della lunga carriera artistica dei Not Moving, iniziata nel lontano 1981 sulle orme di gruppi come Rolling Stones, Velvet Undeground e Stooges. Il loro mix di blues, punk, rock ‘n’ roll e musica psichedelica fu decisivo allora nel far uscire dall’anonimato la scena underground italiana che divenne più vivace e finalmente acquistò un respiro internazionale.
Ma adesso, dopo tanti anni trascorsi nei sotterranei del rock, dopo tanti dischi, dopo tanti live, senza volere altro che essere testimoni di quel suono, fregandosene di esiti commerciali, della notorietà e del successo, i Not Moving hanno deciso che può bastare e ci salutano alla grande, con un album che è un capolavoro.
Il disco si intitola That’s All Folks! e contiene dieci brani molto ben strutturati e di rara intensità che omaggiano quelle che sono le radici del gruppo e ne sintetizzano la cifra artistica. Vi ricordiamo la line up dei Not Moving, composta da Rita Lilith Oberti, alla voce, da Dome La Muerte, alla chitarra elettrica e al sitar, e da Antonio Bacciocchi, alla batteria e alle percussioni.
Ci sono piaciute molto blues ballad come “Soul Of A Man”, di Blind Willie Johnson e “Ray Of Sun”, così come i rock’n’roll sporchi e tirati che rispondono a titoli come “But It’s Not”, primo singolo tratto dall’album, “Saphran Road” e “Bo Diddley Doing Something”. Vi segnalo inoltre il blues cadenzato e bollente di “On My Side” e quello più rallentato e malevolo di “The Devil With The Blue Dress On”, scritto da Frederick Long/William Stevenson.
“Wyoming Girl” invece è un country western che richiama certe vecchie cose dei Doors; si tratta di un brano scritto al femminile, un pezzo che trasuda autodeterminazione e rivolta. “Once Again” è un punk oscuro ed intrigante, di grande impatto.
Proprio alla fine del disco troviamo lo spoken word di “Not Moving”, scritto da Arto Lindsay dei DNA ed incluso nella celebre compilation intitolata “No New York”, che fu pubblicata nel lontano 1978. Hanno partecipato alle registrazioni presso l’Elfo Studio di Tavernago, vicino Piacenza altri musicisti come Iride Volpi, alla chitarra e alla voce, Paolo Apollo Negri, al pianoforte e all’ organo Hammond, Lorenzo De Benedetti e Martin Ignacio Isolabella, ai cori.
Da ricordare anche il fatto che il logo della band, disegnato da Eddie King Left-Hand Luke nel 1986, torni a comparire sulla copertina dell’album, quasi a simboleggiare l’inizio e la fine di un viaggio mozzafiato, eseguito senza porsi limiti e a velocità folle per una storia di musica che rimarrà impressa in tutti noi che abbiamo apprezzato il valore della band. Da possedere a qualsiasi costo
TRACKLIST Soul Of A Man But It's Not Wyoming Girl Saphran Road The Devil With The Blue Dress On On My Side Bo Diddley Doing Something Once Again Ray of Sun Not Moving
Articolo del
21/11/2025 -
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