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Vince Pastano & Noisebreakers
Nocturnal
di
Domenico Capitani
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Non so bene se farmi prendere di più dal suo lato notturno e misterioso o da quell’altro lato, ballabile, di energia gospel e di spiritualità rock. E ad ogni ascolto, a dire il vero, di lati ne emergono altri… come il fumo e l’eros di “There Ain’t No Love” che potrebbe venire fuori anche da qualche tintura di Waits almeno sulle scritture della strofa. O la distopia antica di “The Porthole”, strumentale che potremmo mettere su qualche bella pellicola anni ’80 di quelle scene di selvaggia solitudine urbana delle periferie. Che bella la tromba di Tiziano Bianchi che firma questa featuring il cui impasto finale risulta essere un unicum di questo disco. Oppure “Lord Pray for me” che per me rappresenta il vero apice di questo ascolto: il futuro, il rock classico e la trasgressione noise si incontrano e ne viene fuori qualcosa che sinceramente metto a parte di tutto e non so come altro raccontarvi. E su questa falsa riga si muove con altrettanto fascino “Lou” facendomi capire che in fondo questo disco di lati ne ha infiniti. E la ballata acustica americana di “On the Run” non doveva mancare come anche il rolling dal sapore assai roots di motociclismi vari che trovo dentro “The Gambling Witch” dove peraltro apprezzo moltissimo la timbrica vocale di Tony Farina che in questi regimi secondo me esprime il suo meglio. E belle anche alcune variazioni prese in prestito a scale decisamente figlie del progressive. Ma “Nocturnal” è anche il disco delle sospensioni, di una title track che sa di mondi irrisolti ma densi di aria e di possibilità, è il disco delle dannazioni del cuore e le derive della vita come nella struggente “Darkest Night” dove impera Vince Pastano con questo solo che fa il suo ingresso quasi prendendosi gioco di quella “I Hope” dannatamente più famosa di tutti. “Nocturnal” è un disco gigante. Da non confinare su due piedi con etichette automatiche. Un disco solo fisico. Niente streaming. Mettetevi comodi, anzi scomodatevi un poco e andatelo a recuperare. Il rock e il futuro passano anche da qui.
Articolo del
04/02/2025 -
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