Gray Mi ricordo quegli anni ’90 di Domenico Capitani

Eccolo il nuovo singolo di Gray. Suona rock, suona pop, suona americano, suona libero. “Sogni e Margherite” è un manifesto di libertà, di genere, di vita, di identità. Non è un caso che nel bellissimo video che troviamo in rete si contrappone il fascino della melodia ad immagini di emancipazione. Provocatorio come sempre anche se sa bene come fare il mestiere e tenersi anche dentro quel filo di gusto pop che non smetterà mai di piacerci. In fondo è un cantautore rock italiano… non si scappa. E ci piace assai questo tornare indietro in un tempo magico. Attualissimo anche oggi…

«Gli anni 90 sono stati una grande esperienza per il mondo del rock soprattutto a livello sonoro. È stato come un ritorno alle radici, poi però tutto dipende sempre dai produttori, da chi arrangia brani, anche in questo caso si fanno delle associazioni che non sempre rispecchiano la realtà. Cosa intendiamo per suono anni ’90? vorrei che qualcuno me lo spiegasse, c’erano i Guns iperprodotti con Use your Illusions, poi i Nirvana con due sonorità completamente diverse facci caso tra Nevermind e in Utero c’è un’oceano a livello di sonorità, poi ci sono gli Stone Temple Pilots, anche loro, sonorità accostate al grunge ma in realtà senti tutta la puzza del suono tipico losangeleno. Non so anche qui mi sembra si generalizzi il suono nasce dal posto in cui vivi dall’aria che respiri. Poi si sperimenta». Gray Articolo del  06/11/2024 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati