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The Raconteurs
Perché è importante il nuovo disco dei Racounters
di
Fabrizio Biffi
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Non è da tutti, ma è semplicemente da Jack White, che forse, al di là di chissà quale giro di parole, fa semplicemente quello che gli riesce meglio nella vita: suona e canta. Da quando è apparso sulla scena si è subito capito che non sarebbe stato solo un enfant prodige. Senza voler rielencare tutte le sue nobili imprese e avventure musicali, bisogna ammettere che White è tra quei pochissimi talenti in circolazione che tengono il grande pubblico con il fiato sospeso ogni qual volta tira fuori dal cilindro un nuovo disco.
Del suo nuovo progetto con The Racounters si sapeva da qualche mese, un gradito ritorno ad oltre dieci anni dalla loro ultima felice pubblicazione (nel frattempo in questi anni White ha tirato fuori quattro album da solista e ne ha partoriti altri due con i Dead Water). Adesso che Help Us Strangers (Third Man Records/[PIAS]), ha visto la luce si può degnamente festeggiare l’evento. Grande curiosità, per i fan e sostenitori del fenomeno Jack White, stava proprio nel capire se anche in questo terzo disco con Racounters sarebbe rimasto il ruvido spirito degli inizi, quando il neo sposo Jack decise nel 2005 di fare un fischio ai suoi amici Brendan Benson, Jack Lawrence (basso) e Patrick Keeler (batteria), per chiudersi negli studi East Grand (dello stesso Benson) e dare luce ai pezzi di Broken Boy Soldiers, acclamatissimo album d’esordio della band.
Se non fossero state sufficienti le anticipazioni dei due singoli (Sunday Driver e Help Me Stranger) l’unico consiglio che vi posso dare, da grande e navigato appassionato di rock’n’roll,è quello di mettere le cuffie ed immergervi per quaranta minuti nel magico mondo dei Racounters. L’album suona alla grande e loro suonano alla grande, sicuramente aiutati anche dalla loro amicizia e dal loro affiatamento (questo sì che si sente): Brendan Benson, Jack Lawrence e Patrick Keeler, oltre che al capitano Jack White, si definiscono vecchi amici e come tali suonano.
Per questo motivo è importante il loro nuovo album, perché nonostante la retorica che ormai attanaglia il grande circo del rock’n’roll tra passato e presente, c’è ancora un gruppo che riesce a buttare la palla avanti e farci sentire parte di una musica che sembra avere energie e potenza per definirsi al passo con la rotazione del globo terrestre
Articolo del
23/06/2019 -
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