Una “performance” totale che ha chiamato a raccolta suoni, parole, corpi ed espressioni.
Un concerto che non era un qualsiasi “live act” di un gruppo “indie pop” americano, ma una rappresentazione teatrale di alto livello a metà strada fra l’opera barocca, il lirismo e l’avanguardia più estrema. Questo, e tanto altro, è stato il ritorno in Italia, dopo cinque anni di attesa, delle CocoRosie, la band formata dalle sorelle Bianca e Sierra Casady, con oltre venti anni di attività musicale, sempre coerente in quel continuo cambiamento, nel segno della ricerca di nuove forme espressive.
Le sorelle Casady, trasgressive ed affascinanti come poche, hanno presentato brani tratti da “Little Death Wishes”, il loro nuovo album, l’ottavo in carriera. Volutamente strette in “outfit” sorprendenti e maledettamente sensuali, Bianca e Sierra hanno messo in scena dei duetti vocali davvero intriganti dove - all’approccio operistico di Sierra - faceva eco il falsetto sommesso ed intrigante di Bianca. La sezione vocale veniva supportata da una base ritmica “live” fatta di tastiere e batteria e da campionature elettroniche per uno show che non ha vissuto momenti di appannamento o di stasi. Sul finale l’intervento di un violino elettronico ha completato il quadro scenico e ha aggiunto drammaticità alle composizioni scritte dalle sorelle Casady, testi altamente drammatici come “Cut Stitch Scar”, “Restless”, “Least I Have You” e “Tears for Animals”.
Uno spettacolo che ha donato una veste “pop” e la modernità dell’elettronica a tematiche antiche come la sofferenza, l’abbandono e l’amore non corrisposto. Uno show fantastico, volutamente esagerato, ma anche liberatorio, catartico, che ha inteso mettere di fronte al pubblico le urgenze raccontate dai protagonisti delle loro storie. Emarginazione, sessualità e cadute rovinose sono state raccontate con una finta leggerezza, quasi a voler nascondere il male. Dietro l’abito corto e le gambe in bella vista di Sierra o il reggiseno ultra ridotto di Bianca, dietro ostentazioni che sembrano “kitsch”, c’è in realtà un mondo di sofferenza e c’è tanto pudore nella difficoltà di raccontarla. Più facile ostentare il proprio corpo, dare in pasto alla gente quello che un certo mondo maschile vuole, ma le canzoni raccontano altro.
La morbidezza raffinata ed elegante di questa versione elettronica delle CocoRosie nasconde una denuncia dell’insensibilità del mondo e cerca di donare bellezza ed armonie pop alle tante fragilità femminile oggetto delle nuove canzoni. Uno show fortemente simbolico, visionario e ribelle, uno spettacolo assolutamente ammaliante, a tratti ballabile, un concerto che ha coinvolto il pubblico che voleva non finisse mai.
SETLIST
Witch Hunt Give It To The Wind Least I Have You Cut Stitch Scar Wait For Me Tears For Animals Fairy Paradise Restless Lemonade Pushing Daisies Werewolf By Your Side Smokey Taboo R.I.P. Burn Face
Encore:
Beautiful Boys Villain
Articolo del
30/07/2025 -
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