Di nuovo in tour il bellissimo progetto della cantante e attrice Nicoletta della Corte su Truffaut. Porteranno lo spettacolo prodotto nell’anno precedente da Teatro Stabile di Catania, Teatro della Toscana e Sanazzaro di Napoli (lo hanno messo in scena a Catania Napoli e Firenze nel 2023) all’Istituto di Cultura di Parigi diretto da Antonio Calbi. La data è il 13 dicembre. È un'artista a tutto Nicoletta Della Corte e a noi è piaciuto farle qualche domanda.
Nicoletta stai portando in tour questo spettacolo molto interessante sul grande regista culto Francois Truffaut. So che da sempre è una dei tuoi maestri. Come nasce questo spettacolo? Francois Truffaut, che amo moltissimo, ha contribuito sin dall'adolescenza alla mia educazione sentimentale e da un po' di tempo, pensavo di volergli dedicare un concerto. Parlandone con Valerio Ruiz, è apparsa la possibilità di farne uno spettacolo, naturalmente con canzoni. Non volevamo però che fosse solo un omaggio, ma che avesse le caratteristiche del suo cinema “intensità, qualcosa di vibrante, di malinconico e leggero” e di creare l'illusione che lui fosse in scena assieme a me, o meglio, al personaggio che interpreto che come saprai è intrappolata nel ricordo dell'uomo che ama: un pianista Gli racconta la sua storia, usando spesso il linguaggio cinematografico come metafora, e lui la ascolta e partecipa. Truffaut diceva che si appassionava sempre alle vicende d'amore, che fossero quelle di un vecchio o di un adolescente, a lui interessavano davvero. Scrivere il testo è stato coinvolgente, siamo stati in buona compagnia, attraverso libri, film, interviste, per circa due anni. Credo che parlare d'amore sia molto importante e oggi più che mai. I sentimenti si imparano e vanno insegnati attraverso la letteratura, la musica, il cinema. Spielberg ha definito Truffaut un umanista e io aggiungo un poeta, un poeta dell'amore, che non scordiamolo è una gioia e una sofferenza...
Andrete in scena anche a Parigi il 13 dicembre. Un bel colpo essere nella capitale francese con questo spettacolo. Cosa tu e il regista Valerio Ruiz, vi aspettate da questa prima internazionale? Una gioia assoluta. Essere a Parigi, a casa di Truffaut e in quel bel luogo che è l'Istituto di Cultura, sarà un'emozione indimenticabile. Sia io che Valerio e Alessandro cercheremo di presentare lo spettacolo al meglio e io canterò per la prima volta, ‘Ninna nanna per Francois Truffaut’. Scritta a quattro mani, per le parole in francese con Valerio e per la musica con Francesco Bancalari. In questo brano immaginiamo che la madre di Francois con cui ha avuto un rapporto molto difficile, chieda in qualche modo scusa e comprensione al figlio, sussurrandogli il suo amore. Ci aspettiamo di toccare i cuori anche lì e magari qualche bella sorpresa. Hai visto mai? Io sono davvero molto felice.
Nella tua carriera fino ad oggi hai fatto tutto. Teatro, cinema e tv. Qual è il ruolo in cui ti senti completamente a tuo agio? Mi piace stare sul palcoscenico, il contatto diretto con il pubblico, per cui il teatro in quanto luogo, è la mia passione, mi accende. Poi per quanto riguarda l'agio, non credo sia legato al ruolo, ma piuttosto a con chi lavori. Ho avuto la fortuna di poter collaborare con grandi personalità artistiche che mi hanno insegnato molto e con cui mi sono anche molto divertita. Attrice è giocare un ruolo, vicino o lontano che sia da te, cantare è mettersi a nudo.
A che età la musica è entrata nella tua vita? Ho amato la musica sin dall'infanzia. Mio padre era napoletano e melomane per cui ho cominciato ad ascoltarla, credo, sin dai miei primi vagiti. Posso dire che è stato il mio primo amore e ho iniziato da bambina a cantare. Essendo nata a Bologna ho avuto la fortuna di entrare nel Piccolo Coro dell'Antoniano dove essendo io un contralto naturale, ho imparato con l'orecchio l'armonia che è la parte che prediligo della musica; Mariele Ventre era straordinaria ed è stata il mio primo Maestro. Poi dopo parecchi anni sono tornata alla musica, grazie all'incontro con il Maestro Lilli Greco, figura importantissima nella mia vita. Amo cantare, amo la Musica e i musicisti e mi sento davvero a casa quando sono in quella dimensione.
Dopo questo spettacolo, quali saranno i tuoi prossimi impegni? Dal 18 al 22 dicembre tornerà in scena a Roma, alla Cometa Off “Naufraghi da marciapiede” di cui sono coautrice e regista. Poi sono in attesa di una risposta e…incrocio le dita.
Articolo del
11/12/2024 -
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