I Novaffair, band alternative rock napoletana, dopo tanti live in giro per il paese e importanti collaborazioni pubblicano oggi il loro secondo Ep, “Aut Aut”, lavoro discografico che comprende 5 tracce alternative rock dal sapore anglosassone, realizzate con il sostegno dell’etichetta discografica milanese Accannone Records di Max Martulli, lo storico tour manager degli Afterhours e Levante. I 4 componenti sono: Livio Arenella, voce e chitarra; Marco Penza, chitarra e cori; Pierluigi Patitucci, basso e cori; Mariano Penza, batteria. Nel 2020, dopo aver realizzato con il cantautore e produttore Massimo De Vita dei Blindur il singolo “Weekend”, selezionato tra i dieci progetti finalisti al concorso #1MNEXT2021 del Primo Maggio Roma, la band si rimette in gioco con un nuovo e sfrontato progetto artistico.
Ci siamo fatti raccontare questo nuovo step, siamo entrati all’interno del fulcro tematico e ci siamo fatti spiegare l’essenza di esprimere il loro personale Aut Aut.
Quando e come nascono i Novaffair? I Novaffair nascono nel 2016 dall’incontro di Livio Arenella (voce) e Mariano Penza (batteria). Nello stesso anno decidono di mettere nero su bianco qualche canzone pubblicando un primo EP (ST’EP) convocando Marco Penza (chitarra) come bassista. ST’EP, totalmente autoprodotto, rappresentava un primo e timido approccio alla formazione, che vede la sua forma definitiva nel 2019 con l’ingresso di Pierluigi Patitucci (basso)
Ci spiegate la genesi di questo disco? Quando nasce e soprattutto come e quando diventa “Aut Aut”? L’incontro con Massimo de Vita (produttore) è stato cruciale nel definire il concept dell’ EP, ha saputo leggerci dentro e rassicurarci nella scelta di una strada alla quale guardavamo con rispetto e timore: fare rock senza se e senza ma, mostrare con convinzione ciò che siamo. Citando Chris Cornell “Be yourself is all that you can do”.
Qual è l’ “Aut Aut” dei Novaffair? Il bivio, le scelte, il far diventare cruciali certe decisioni sembrano essere al centro del vostro progetto. Perchè questo tema? Cosa avete intenzione di comunicare? Le scelte definiscono ciò che siamo e sono imprescindibili, che siano giuste o sbagliate non è dato saperlo e tantomeno dove portino, ma sicuramente sono fondamentali. Le nostre vite sono ricche di dicotomie, in primis la nostra quotidianità fatta da lavoro e musica
In termini di sonorità, quale dimensione musicale si deve aspettare un fruitore del vostro nuovo progetto? Raccontateci la vostra musica, le vostre tendenze musicali Nella nostra proposta musicale vogliamo essere quanto più sinceri possibile, di fatto ascoltiamo ed amiamo il rock e siamo molto influenzati da quello inglese ed americano, ma siamo molto legati anche alla melodia, quindi proviamo a scrivere canzoni lineari e semplici, vestendole con sonorità potenti e sporche
Il vostro nuovo Ep nasce con una nuova etichetta milanese che però appartiene a Max Martulli, che appartiene a questa scena come tour manager (Afterhours e Levante) da molti anni. Come nasce la collaborazione con lui? Max Martulli ci è stato presentato dal nostro produttore Massimo de Vita, che ha ben pensato di metterci insieme ad una persona che vive di rock da anni e nel modo più viscerale possibile. A quanto pare al primo ascolto ha deciso di prenderci sotto Accannone Records e noi ne siamo davvero onorati. Max ha capito nostro Aut Aut, la strada della sincerità e del rock di provincia. Adesso siamo una famiglia che condivide le scelte bivio dopo
Articolo del
18/10/2021 -
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