Quest’anno MarteLive festeggia alla grande i suoi primi 25 anni, in attesa della Biennale MArteLive 2026, e lo fa con un’edizione speciale dal titolo MArteLive Connect, che il 14 e 15 ottobre si muove su 10 palchi tra il Lanificio, cuore pulsante del Festival, l’Atelier Montez e il MONK di Roma.
Il festival dopo 25 anni continua ad essere un ponte tra passato e futuro, tra esperienze consolidate e sperimentazioni emergenti, facendo dialogare la scena nazionale e internazionale con i talenti di domani. Infatti, anche per questa nuova edizione, MArteLive conferma il suo carattere internazionale grazie alla presenza di artisti provenienti da tutta Europa, come Inghilterra, Australia e anche Iran. Cuore pulsante del festival, lo storico Concorso MarteLive diretto da Nadia Di Mastropietro rappresenta da sempre il più grande motore di scoperta e valorizzazione di nuovi talenti in Italia. Nato per offrire una vetrina a giovani artisti emergenti, negli anni ha dato spazio a migliaia di creativi che hanno potuto esibirsi accanto a nomi affermati della scena nazionale e internazionale. La formula multidisciplinare – che abbraccia 16 diverse categorie artistiche tra musica, teatro, danza, circo, arti visive, cinema, moda, letteratura e molto altro – trasforma ogni edizione in un laboratorio di sperimentazione e contaminazione, offrendo ai vincitori l’opportunità di accedere a percorsi professionali, residenze e network di collaborazioni. Con oltre 25 anni di storia, il concorso si conferma come un punto di riferimento unico nel panorama culturale europeo, capace di coniugare ricerca, innovazione e crescita artistica.
Al centro di questa edizione, che testimonia come, da un quarto di secolo, MArteLive ha contribuito a trasformare Roma in una rete diffusa di luoghi, linguaggi e comunità creative, c’è l’idea di un’arte evolutiva – capace di irrompere, connettere e trasformare, attraversando spazi urbani e intimità personali.
Un’arte che non si limita a trasformare, ma che cresce e muta insieme ai suoi tempi. L’arte che MArteLive porta in scena invade e rigenera gli spazi urbani, scava nell’intimità delle persone, spezza convenzioni per ricomporle in visioni inedite. Un’arte che rinnova i linguaggi e reinventa la modernità.
Il programma, come sempre, è multidisciplinare: musica e DJ set, teatro e letteratura, danza, arti visive, fotografia, videoarte, grafica, pittura, cinema, moda e artigianato, fumetto, circo contemporaneo, street art e installazioni site specific. Un caleidoscopio di linguaggi che si intrecciano e si contaminano in tempo reale, offrendo al pubblico l’esperienza di una città che pulsa di creatività.
Il fulcro del festival è il Lanificio, spazio post-industriale che si trasformerà in un paesaggio di performance e installazioni attraverso Lo Spettacolo Totale, format storico del MArteLive, in cui 16 discipline artistiche si incontrano e si contaminano per dare vita a nuove esperienze, visioni e scoperte.
La novità è che quest’anno, per la prima volta, Lo Spettacolo Totale esce dai limiti di un solo spazio e, attraversando altri due locali - Atelier Montez e MONK - trova nuova linfa creativa e sinergica, portando in scena proposte innovative che esplorano non solo la multidisciplinarietà ma anche la multidimensionalità delle arti performative. LANIFICIO Nella prima serata - 14 ottobre - la Sala 159 del Lanificio si apre con un viaggio musicale che intreccia sonorità internazionali e nuovi linguaggi della scena indipendente: dalla psichedelia tribale dei Neoprimitivi, autentici messia di un krautrock visionario, alle atmosfere raffinate e oniriche dei britannici Memorials, fino al groove elettronico e sperimentale dei Fujiya & Miyagi, icone della scena di Brighton; a seguire, l’ironia travolgente di Cecco e Cipo, l’arte ambientalista di Davide Cocozza, quella circense di Daniele Antonini, la danza della ballerina Arianna Balestrieri e la performance del Collettivo Ada che esplora il rapporto tra individuo e ambiente urbano, identità frammentate, movimento, stasi e comunità, spesso usando linguaggi che coinvolgono il corpo, il suono e la videoarte. Accanto a loro, i vincitori e finalisti della Biennale MArteLive 2024, tra cui Noemi Agosta (Moda), Angela Norelli (Cinema), Ludovica Cirillo (Artigianato), Giovanni Mariani (Illustrazione), Claudio Dinicoli (Circo), William Rochira (Videoarte) e Chiara Mastrangelo (Scultura) portano sul palco la freschezza e la forza della nuova generazione creativa. Una line up che fonde ricerca sonora e visiva, spirito festivo e talento emergente, restituendo tutta la vocazione multidisciplinare e internazionale di MArteLive Connect.
La seconda serata - 15 ottobre - il Lanificio accende il palco con la forza contaminata e travolgente degli Orange Combutta, capaci di intrecciare funk, soul e new jazz in una miscela esplosiva. A seguire, il ritorno in grande stile dei Fitness Forever, con il loro immaginario disco/funk anni ’70, e il sound partenopeo di Pellegrino, produttore e songwriter che fonde italo disco, jazz e ritmi mediterranei. Si proseguirà con Frenetik, architetto del suono e alchimista del beat, che fonde elettronica, hip hop e funk in un viaggio tra club culture e visione artistica. Spazio anche ai Rusty Brass, vincitori della Biennale MArteLive 2024 per la musica, che portano la loro energica brass band sul palco, accompagnati da una nuova ondata di talenti emergenti: Jacqueline Lentini (Fotografia) insieme a Marta Bulgherini (Teatro) e il Collettivo Neo (Danza). Una serata che celebra la contaminazione tra linguaggi e discipline, intrecciando grandi nomi e giovani visioni per restituire al pubblico l’anima più vitale e internazionale di MArteLive Connect. ATELIER MONTEZ Presso Atelier Montez, una line up di artisti ricercati, compone un nuovo format del macrocosmo MArteLive Immersiva, che promuove un’immersione profonda tra le onde del suono e tra immagini e proiezioni multimediali. Immersiva nasce come esperienza sonora e visiva che ribalta la prospettiva tradizionale del concerto: il pubblico non assiste allo spettacolo, ma ci entra dentro e ne diventa parte viva e attiva. Al centro non c’è un palco, ma un cuore pulsante di suono, immagini e luce che si espande in tutte le direzioni. Le espressioni musicali — elettroniche, acustiche, oniriche — attraversano lo spazio come onde che si propagano dal centro verso i corpi e le pareti, trasformando la sala in un organismo vivente. L’artista non è distante né sopraelevato: respira con il pubblico, vicino al pubblico, immerso nello stesso respiro. Le proiezioni visive amplificano l’immersione, sciogliendo i confini tra materia e immaginazione. Immersiva è un linguaggio fatto di trame sonore, silenzi che diventano espressione, micro-variazioni ritmiche o timbriche che percorrono il tempo e lo spazio come su un filo. Immersiva è un suono, un’immagine, un luogo da abitare.
Ad Atelier Montez, la prima serata – 14 ottobre – si apre con un’esperienza immersiva che ribalta la prospettiva del concerto tradizionale. The Silent Beat, la prima compagnia di ballerini sordi, porta in scena un linguaggio coreografico potente e inclusivo, capace di trasformare il silenzio in ritmo e movimento. La coreografia, guidata da una performer sorda, fonde gesto, ritmo e segno in un viaggio emotivo che permette di “vedere” la musica e ascoltarla anche nel silenzio. A seguire, il viaggio sonoro di Damon ArabSolgar (già parte dei Mombao), che con il suo progetto solista conduce il pubblico in un rituale musicale fatto di percussioni tribali e atmosfere ipnotiche. La serata prosegue con Antonio Raia, sassofonista e improvvisatore napoletano capace di trasformare il respiro in materia sonora, in un dialogo intimo tra jazz, elettronica e ricerca acustica. Poi è la volta dei Plaid, pionieri della scena elettronica internazionale, che trasformano lo spazio in un’onda composta da suoni e immagini, seguiti da Francesco Santalucia, compositore e produttore che intreccia orchestrazioni cinematografiche e beat elettronici, e da Ike, con un set che attraversa le sonorità elettroniche contemporanee con un approccio visionario e performativo.
La seconda serata di Atelier Montez – 15 ottobre - prosegue il viaggio nell’esperienza immersiva con una programmazione che intreccia teatro, musica e visioni sonore. Sul palco Daniele Timpano, drammaturgo e regista tra i più radicali e incisivi della scena italiana con lo spettacolo “DUX IN SCATOLA”. La serata si apre poi alla scrittura poetica e corale di Angelo Trabace che porta in scena un concerto intimo per pianoforte in cui lo strumento diventa spazio narrativo, capace di evocare paesaggi interiori e suggestioni contemporanee. A seguire, le suggestioni intime e immersive del Concerto al buio di Valerio Vigliar, dove la musica diventa esperienza sensoriale e collettiva, e il concerto di Laura Agnusdei che imposta una performance avvolgente, dove il sax dialoga con moduli elettronici e segnali digitali. La serata prosegue con l’incanto sonoro di Kety Fusco, arpista e compositrice che reinventa lo strumento in chiave elettronica, fondendo melodie ancestrali e sperimentazione contemporanea. Con il suo universo sonoro sospeso tra elettronica, psichedelia e influenze world, The Delay In The Universal Loop porta in scena una musica visionaria e ipnotica, capace di trasformare ogni concerto in un’esperienza immersiva e senza confini. MONK Al MONK la serata del 15 ottobre si concentra su un live evocativo e denso di atmosfere, con il progetto congiunto di Hugo Race– storico collaboratore di Nick Cave – e Gianni Maroccolo, ex Litfiba e figura di riferimento della scena rock italiana. Insieme portano a MArteLive Connect il loro lavoro “The Vigil”, un rito sonoro che unisce esperienza e ricerca, capace di trasformare il palco in un paesaggio interiore fatto di suoni visionari e intensi.
Il programma di MArteLive Connect è pensato per artisti, operatori culturali, curatori e curiosi e, oltrepassando i confini del festival, diventa anche laboratorio di competenze, inclusione e nuove visioni.
È possibile, infatti, trovare una sezione dedicata alla formazione e alla partecipazione attiva del pubblico, con una serie di workshop gratuiti che si svolgeranno tra la Casa del Municipio IV - Villa Ipazia di Alessandria e la Biblioteca Giovenale, nello stesso Municipio.
Incontri che spaziano dalla fotografia nelle arti performative con Simone Cecchetti - fotografo di scena tra i più riconosciuti nel panorama italiano per aver ritratto con il suo obiettivo icone della musica e dello spettacolo (7 e 8 ottobre dalle 17.00 alle 19.00 a Villa Ipazia) - al marketing delle professioni della musica, del cinema e del teatro con Fiorenza Gherardi De Candei (9 ottobre dalle 10.00 alle 13.00 a Villa Ipazia), fino alla progettazione culturale e al fundraising con il Direttore Artistico del MArteLive Giuseppe Casa e la Responsabile di MArteFund - Ufficio Progettazione - Francesca Ciaralli (9 e 12 ottobre dalle 15.00 alle 19.00 alla Biblioteca Giovenale). Non mancano focus mirati sulle sponsorizzazioni culturali con Enrico D’Agata (10 ottobre dalle 10.00 alle 12.00 alla Biblioteca Giovenale) e percorsi innovativi e inclusivi come “L’espressione artistica della comunità sorda” con Mauro Iandolo (si è tenuto il 5 ottobre). Il progetto, ideato e curato da Giuseppe Casa, è promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura ed è vincitore dell’Avviso Pubblico “Roma Creativa 365. Cultura tutto l’anno”, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura PROGRAMMA Martedì 14 ottobre LANIFICIO 159 – ore 20.00 Neoprimitivi Memorials Fujiya & Miyagi Cecco e Cipo Davide Cocozza (pittura) Collettivo Ada (teatro) Vincitori MArteLive 2024 Flaminia Colella Claudio Dinicoli Angela Morelli William Rochira Noemi Agosta Chiara Mastrangelo Jaqueline Lentini Giovanni Mariani Ludovica Cirillo ATELIER MONTEZ – ore 20.00 The Silent Beat Damon ArabSolgar (Mombao) Antonio Raia Laura Agnusdei Plaid IKE Francesco Santalucia Mercoledì 15 ottobre LANIFICIO 159 – ore 20.00 Orange Combutta Fitness Forever Frenetik Pellegrino Vincitori MArteLive 2024 Rusty Brass Marta Bulgherini Collettivo Neo Angela Morelli William Rochira Noemi Agosta Chiara Mastrangelo Jaqueline Lentini Giovanni Mariani Ludovica Cirillo ATELIER MONTEZ – ore 20.00 Daniele Timpano Francesco Santalucia Concerto al buio con Valerio Vigliar Angelo Trabace The Delay in the Universal Loop Kety Fusco MONK Hugo Race & Gianni Maroccolo
Articolo del
09/10/2025 -
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