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Trans Europe Express
Per questa puntata ho voluto pensare all’America. Non solo come posto e luogo di una certa contaminazione ma anche come simbolico viaggio verso un altrove che sia altro dalle solite abitudini italiane. Primo ospite, Emanuele Marchiori, che assieme a Massimiliano Magro danno vita ai The Beards, duo che approda nel 2018 ad un vinile bianco eponimo prodotto dal grande Jim Diamond. Famosi prima tra le trame di Woodstock e poi nel resto del mondo, il suono che in America chiamano “Spaghetti Americana” e capaci di rendere personale un suono e una forma davvero apolide di fare un blue rock macchiato di spiritualità. E facciamolo il giro del mondo parlando proprio di spiritualità, anzi di dualismo dentro scenari fumosi con l’ultimo disco dei Dead Cat in a Bag dal titolo “We've Been Through”. Appunto di dualismo parliamo per andare davvero oltre quella sintesi troppo violenta e superficiale che di loro ricorre. Non solo Waiz, non solo Cave ma tantissimo altro che parte proprio da una cultura apolide che difficilmente riusciremo a fotografare dentro una chiacchierata di dieci minuti. Con noi l’onore e il piacere di ritrovare l’amico Luca “Swanz” Andriolo.
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Trans Europe Express
Prima puntata del nuovo anno che porta con sè l’auspicio che anche la parola torni ad assumere un peso importante per la canzone. Ed eccovi dunque due dischi d’autore assai interessanti. Lucio Matricardi, marchigiano, dalla voce tagliente ma assai espressiva nelle chiuse. “Non torno a casa da tre giorni” è un disco ricco di grande spiritualità, di storie e di fotografie di vita. Un disco che ritengo prezioso in questo nostro nuovo presente. E poi lui, un neurologo di fama, un medico ma anche un cantautore. Dalla scienza alle nuvole passando per le parole e i loro suoni. Raffaele Spidalieri torna in scena con un disco pulito, coerente, maturo come “Il segno dell’acqua”, dove la parola cantata si arricchisce di un suono e di una melodia perennemente in cerca di eleganza. Puntata dunque fatta di cantautori.
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Trans Europe Express
In questa ultima puntata del 2022 diamo voce a due progetti di voci che al rock devono molto, al blues forse qualcosa di più. Spazio alla voce del cantautore Andrea Gioè, braccio armato del MEI per un saluto di fine anno che ci traghetta subito tra le righe di Davide Corneli in arte Mezzalibbra, nuovo cantautore abruzzese che da poco ha pubblicato il singolo “Pagine”, e qui il blues trova la sua normale evoluzione pop italiana. Spazio alla voce di Giordano Sangiorgi, anima e padre del MEI che ci ricorda quanto è stato ricco e florido questo anno nonostante la grande crisi imperante. E ci introduce subito al secondo ospite: voce e anima dei DESMA, parleremo con Emanuele Torri. Fuori il nuovo singolo “Fuori dal tempo” e qui al rock si chiede tanto, anche quella radice antica di mestiere artigiano.
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Trans Europe Express
Due vinili che ci arrivano da Santeria e da quel certo lavoro immaginifico che dal suono conduce ai film. Primo ospite, un piacere ritrovare l’amico Antonio Gramentieri, il Don Antonio che con i The Graces sforna un disco come “Colorama”, strumentale eccetto per il singolo “Cinque minuti di te” con la voce di Daniela Peroni scritture cinematica, visionarie, in bilico tra il vintage e quel gusto roots di pensare comunque alla forma canzone. E poi navighiamo a vista con le nostre di “Anguille”, l’ultimo disco dei Comaneci. Al telefono con noi l’anima portante, Francesca Amati. La sua voce dentro le pieghe di un suono folk di visioni internazionali, apolidi, piccoli preziosi che cercano e poi trovano anche il coraggio di osare. Un disco che sembra liquido e privo di forme, infinito dentro le sue tante visioni.
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Trans Europe Express
Una puntata decisamente ricca di intelligenti spunti di critica sociale. Torna imperante il bisogno di risvegliare l’attenzione su quello che stiamo diventando dentro le nuove normalità quotidiane. E ne parliamo con due artisti che hanno dedicato la loro musica anche e soprattutto a questo scopo. Primo disco della settimana si intitola “Lo Stato Canaglia” a firma di Johnny DalBasso disponibile anche in una preziosa release in vinile. Ricca di provocazione e di resistenza la scelta ultima di eliminarlo da tutti gli streaming digitali per riconsegnare alla musica di un artista una dimensione fisica, di rispetto e di valore non solo per l’arte ma anche per il mestiere. Ragionando sulla stessa onda si usano parole più eclettiche e suoni più rocamboleschi dentro il bellissimo disco di Frank Bramato dal titolo evocativo “Non essere” anch’esso disponibile in una release in vinile 10 pollici. Si parlerà di esistere e di non esistere, ragionando su quel che stiamo diventando e quel che stiamo consegnando alle nuove generazioni.
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Trans Europe Express
Puntata di grande valore poetico e di parola, scritture pregiate che proprio alla parola affidano il dono prezioso non solo di raccontare e fotografare la vita ma anche e soprattutto della memoria. Disco ormai ricco di vita quello di Paolo Capodacqua, cantautore e musicista da sempre al fianco di quella compagnia di “Zingari felici” che ha portato in alto il nome di Claudio Lolli. “Ferite e feritoie” è un disco altrettanto alto, fatto di ricami, di silenzi, di contemplazioni. Un volo a planare dalla sua viva voce dentro le ferite che ci portiamo dentro e oltre le feritoie della storia. E poi andiamo a Caserta, andiamo dentro la storia infinita della Nuova Compagnia di Canto Popolare e peschiamo una delle sue colonne: ai nostri microfoni incontriamo Pasquale Ziccardi che da poco ci ha regalato il suo disco di inediti dal titolo “Via Pia 37”. E qui la parola si accosta al profondo dono della spiritualità. La vita conservata nelle tasche e raccontata con il pregiato incanto di una voce calda e ricca di una potenza narrativa umile e, manco a dirlo, popolare.
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