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CAPTAIN QUENTIN – ‘Niente di più’
"Quattro" è il quarto album dei Captain Quentin che, a parte la scelta originale del titolo, si presenta come una novità assoluta per la band. Il nuovo lavoro, che arriva dopo quasi nove anni dal precedente "We're Turning Again", e che vede per l’occasione il riformarsi della formazione originale, si pone come una vera e propria rivoluzione nella discografia dei Captain Quentin. Per la prima volta alle chitarre, ai bassi, ai sintetizzatori e le batterie, si affianca la voce. Dopo 20 anni di musica stoicamente strumentale, c'è adesso spazio per delle vere e proprie "canzoni", anche se il tiro musicale non si sposta di molto: disparità, cambi repentini di timing, sintetizzatori psichedelici e chitarre intrecciate. Per l’occasione sono stati scomodati degli amici non di primo pelo. Infatti per metà della tracklist (quattro tracce su otto) le strutture musicali da sempre strettamente incastrate e chiuse nel senso più tetris del termine, si allargano giusto quel poco per far spazio ai cantati di Dario Brunori, Max Collini (Offlaga Disco Pax), Amaury Cambusat (Ulan Bator), e Francesco Villari (Plastic Farm Animals) per l’occasione coinvolto assieme a Yosonu (al secolo Peppe Costa) in rappresentanza della compagine reggina. Un album questo per il quale la band ha scelto una squadra già assodata per la produzione artistica, ovvero Niccolò Mazzantini degli Appaloosa al missaggio e il Pisistudio di Roma per il Mastering. ’Niente di più’ è il primo estratto da “Quattro”, accompagnato da un suggestivo video creato e diretto da Giacomo Triglia. Due facce diametralmente opposte della Calabria musicale che si fondono assieme: il cantautorato e la voce del Brunori nazionale, che non ha bisogno di presentazioni, e la spigolosità delle strutture e dei suoni della band, da sempre rigorosamente strumentale nelle sue produzioni e, per la prima volta, aperta alla classica forma canzone. Poco meno di 4 minuti per un brano in cui la voce di Dario si districa tra le asperità ritmiche e la scrittura dei Captain Quentin a tratti si placa, si struttura appositamente per dare spazio alla presenza inedita di una parte vocale.
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THOM YORKE - 'Dialing In'
Con “Dialing In”, Thom Yorke torna a esplorare i territori sonori rarefatti e ipnotici che lo hanno reso una delle menti più originali della musica contemporanea. Il brano, parte della colonna sonora composta per il film "Confidenza" di Daniele Luchetti, intreccia elettronica minimale, tensione cinematica e sensibilità malinconica. Il video, diretto da Sabrina Nichols, traduce visivamente questo universo sonoro con immagini in bianco e nero animate, oniriche e inquietanti. Figure fluttuanti, silhouette deformate e dissolvenze astratte costruiscono un racconto per simboli, sospeso tra sogno e realtà. 'Dialing In' conferma la capacità di Yorke di emozionare anche attraverso le forme più essenziali, rinnovando il legame profondo tra musica e visione. Un’esperienza immersiva, evocativa e fortemente autoriale.
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SPRINTS – ‘Descartes’
Con Descartes, gli SPRINTS alzano ancora una volta il volume delle proprie inquietudini. Il nuovo singolo è un pugno post-punk che riflette sulla razionalità, la fede e il dubbio, mescolando introspezione filosofica e rabbia urbana. Guidati dalla carismatica Karla Chubb, gli SPRINTS continuano a imporsi come una delle voci più autentiche della scena alternative irlandese. Il video ufficiale, diretto con taglio cinematografico e tagliente intensità da Niamh Bryson è un inno disperato e lucido al bisogno di senso nel caos contemporaneo. Tra riff abrasivi e liriche dense, ‘Descartes’ è già un manifesto. accompagna il brano con immagini crude, simboliche, senza compromessi. La frontwoman Karla Chubb ha scritto il brano durante un volo, ispirata dal romanzo” Outline” di Rachel Cusk: «Vanity is the curse of our culture» ha innescato l’intuizione centrale di Descartes. È il primo estratto dal secondo album ”All That Is Over”, in uscita il 26 settembre 2025 via City Slang (mondiale) e Sub Pop (Nord America). Da guardare e ascoltare a tutto volume.
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JACK WHITE – ‘ARCHBISHOP HAROLD HOLMES’
È uscito il videoclip ufficiale di ’ARCHBISHOP HAROLD HOLMES”, il nuovo singolo di JACK WHITE. Il video vede protagonista l’attore e performerJohn C. Reilly in una brillante e intensa interpretazione dell’esuberante figura religiosa che dà il titolo al brano. La regia è affidata a Gilbert Trejo. L’idea del video nasce proprio dall’attore, amico di lunga data e fan di Jack White, rimasto folgorato dal brano fin dal primo ascolto. Reduce dall’uscita del suo album di debutto “What’s Not To Love?” sotto l’alter ego Mister Romantic, John C. Reilly ha espresso il desiderio di vestire i panni di “Archbishop Harold Holmes” in un video musicale. Jack White ha subito accolto con entusiasmo la proposta, lasciando a Reilly e al regista piena libertà creativa nella realizzazione del progetto. Girato all’interno di una chiesa di Los Angeles, il video riunisce un cast corale d’eccezione che include Sami Perez dei Cherry Glazerr, la modella e frontwoman delle Paranoyds Staz Lindes (volto anche di YSL Beauty), Misha Lindes dei Sadgirl, Arrow de Wilde degli Starcrawler e altri ospiti speciali. Il brano è tratto da “No Name”, l’album pubblicato nel 2024 da Jack White per Third Man Records.
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MARK RONSON & RAYE – ‘Suzanne’
Scritta da Mark, RAYE, Tommy Brenneck ed Eric Hagstrom, “SUZANNE” è stata prodotta da Mark e co-prodotto da Tommy Brenneck. Mark desiderava collaborare con RAYE da molto tempo. Il punto di svolta è stato il marchio di orologi Audemars Piguet, di cui entrambi sono ambasciatori. In occasione dei 150 anni del brand, questa unione è stata resa possibile grazie alla loro serie APxMusic. «Ammiro da anni il talento di RAYE, ho seguito la sua evoluzione da autrice ad artista formidabile. Quando Audemars Piguet ci ha messi in contatto attraverso il programma APxMusic, è sembrato che le stelle si fossero allineate al momento perfetto», racconta Mark Ronson.«Questa collaborazione non è un progetto qualsiasi: è qualcosa in cui ci siamo immersi completamente… con sessioni di registrazioni notturne a Londra, New York e Los Angeles. La musica che abbiamo creato insieme porta il nostro DNA musicale, ma ci conduce anche in un luogo che nessuno dei due avrebbe potuto raggiungere da solo», aggiunge Mark. «Tutto il percorso che ha portato alla nascita di questa canzone, e questo momento con Mark e AP, sembra scritto nel destino» afferma RAYE. «Lavoravo nello studio londinese di Mark Ronson quando ero una giovane artista alle prime armi, concentrata sulla scrittura, e sognavo il giorno in cui avrei potuto lavorare con il genio musicale che è Mark. Dal momento in cui ho sentito la musica creata da Mark e ho pensato che il brano dovesse chiamarsi “Suzanne”, fino a quando ho scoperto la figura di Suzanne Audemars, provando una profonda gioia ogni volta che ascoltavo in cuffia questo brano, il sentimento che è prevalso è stato un misto di gratitudine e orgoglio», aggiunge RAYE.
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BIG THIEF – ‘Incomprehensible’
I Big Thief pubblicheranno il loro sesto album in studio, ”Double Infinity”, il 5 settembre 2025. Adrianne Lenker, Buck Meek e James Krivchenia anticipano l’uscita con il brano d’apertura del disco, ’Incomprehensible. “Double Infinity” segue l’album nominato ai Grammy del 2022, “Dragon New Warm Mountain I Believe In You”, ed è stato registrato lo scorso inverno ai Power Station di New York. Per tre settimane consecutive, il trio ha percorso in bicicletta le strade gelate tra Brooklyn e Manhattan, incontrandosi nella sala rivestita in legno dei Power Station. Insieme a una comunità di musicisti (Alena Spanger, Caleb Michel, Hannah Cohen, Jon Nellen, Joshua Crumbly, June McDoom, Laraaji, Mikel Patrick Avery, Mikey Buishas), hanno suonato per nove ore al giorno, registrando dal vivo – simultaneamente – improvvisando arrangiamenti e facendo scoperte collettive. “Double Infinity” è stato prodotto, registrato e mixato dal collaboratore di lunga data Dom Monks.
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