David Gray Il ritorno dopo 4 anni con il nuovo album “Dear Life” 2025 di Redazione XTM

Il ritorno discografico di David Gray è stato anticipato nei mesi scorsi dai singoli 'Plus & Minus' e 'After the Harvest', oggi 17 gennaio esce ”Dear Life” il primo album dopo 4 anni, tredicesimo della carriera di uno degli artisti britannici di più grande successo degli ultimi 30 anni. “White Ladder” del 1998, con il singolo ‘Babylon’, è stato uno dei più grandi successi inglesi degli anni '90, in classifica per 4 anni consecutivi. Il singolo ‘Singing For The Pharaoh’ contenuto nel nuovo album è un brano intrinsecamente allegro e groovy, con percussioni pesanti e sintetizzatori elettronici essenziali. "La canzone riflette sull'idea di come un cantante potrebbe sperare di proteggere il proprio cuore e aprirlo in modo che la verità emotiva della musica abbia una possibilità di raggiungere l'ascoltatore – racconta David Gray. In un mondo ideale, ogni spettacolo è vincente e il pubblico non ne ha mai abbastanza di te. Ma in realtà, può essere dura là fuori. Potrebbe darsi che tu stia suonando davanti a un pubblico difficile, a un dirigente discografico dal cuore di titanio o anche a un uomo d’affari che pensa di possedere il mondo”.

La storia di David Gray è diversa dalle altre. Ha trascorso quasi un decennio cercando di dare una svolta alla propria carriera, quando è successo lo ha fatto nel modo più grande immaginabile, dato che il suo quarto full lenght “White Ladder” è diventato uno dei dischi inglesi più venduti di sempre. Con il passare degli anni, la sua arte è stata approfondita dalla naturale capacità di trasmettere emozioni e atmosfere specifiche, che lo posiziona nel lignaggio dei più grandi cantautori classici. Artisti del calibro di Ed Sheeran, Adele e Hozier hanno riconosciuto la sua influenza nel mondo del cantautorato e della musica inglese in generale e David Gray ha continuato a seguire il proprio percorso artistico.

“Dear Life” esce per Gray Laugh A Minute Records, in collaborazione con Secretly Distribution. Si tratta probabilmente del disco più profondo, strano e adorabile della sua carriera, è un disco di crisi emotive e risoluzioni, mortalità e fede, realtà e illusione, amore e crepacuore, magia, scienza, perdita e accettazione. Sebbene sia pieno di desiderio e speranza, c’è una corrente sotterranea di oscurità, una tensione tra forze concorrenti di speranza e disperazione: una cavalcata di emozioni in quella che è la sua raccolta più incentrata sui testi fino ad oggi.
Articolo del  17/01/2025 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati