Nel 2019 scoccherà il 40° anniversario della nascita del "Synth-pop" (altresì definito "Techno-pop" o "Electro-pop"), comunemente identificata con l'arrivo di "Are Friends Electric?" dei Tubeway Army di Gary Numan, nell'agosto 1979, al n.1 delle classifiche inglesi. Fu una sorta di rivoluzione, eppure si tratta del genere musicale più incompreso e denigrato a memoria d'uomo, in special modo in Italia, (anche) per colpa di critici musicali con le orecchie piantate ancora esclusivamente su Woodstock e sulle sue diramazioni. Per molti versi invece il Synth-pop è paragonabile al Beat Boom degli anni 60: un sound nuovo e futuristico che dominò le classifiche, le radio e le discoteche (non solo europee ma anche americane grazie a quella che fu definita "2nd British Invasion") e che rappresentò la colonna sonora di un'intera generazione per almeno tutta la prima metà degli anni 80 (con The Human League, Depeche Mode, Soft Cell, Spandau Ballet, Ultravox, TalkTalk, Visage, Orchestral Manoeuvres in the Dark, Japan, Howard Jones, Eurythmics, Blancmange, Tears for Fears, Propaganda, Bronski Beat ecc. ecc.) ma anche in parte nella seconda (con A-ha, Pet Shop Boys, Communards, e ancora Depeche Mode, il cui capolavoro 'Violator' del 1990 può essere - artificiosamente - assunto quale punto finale di tutto il movimento).
Ma il bello è che in verità il Synth-pop non se è mai davvero andato, è ancora tra noi. Artisti odierni come LCD Soundsystem - che nel nuovo album rifanno brani degli Human League e degli Heaven 17 (https://www.youtube.com/watch?v=EUtsnXt-H80) - sono qui a testimoniarlo.
Articolo del
18/01/2019 -
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