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Karate
Make it Fit
2024
Numero Group
di
Fabrizio Biffi
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Per quasi un decennio negli anni '90 e 2000, i Karate hanno occupato uno dei posti più privilegiati della scena post-hardcore. La band di Boston, che ha iniziato a muovere i primi passi con uno stile di rock preciso e attentamente realizzato ha gradualmente virato su territori sperimentali con alcune venature jazz. Hanno realizzato numerosi dischi che erano molto in anticipo sui tempi prima di cessare le attività intorno al 2005 per poi riunirsi nel 2022 dopo la ristampa dei loro album fuori stampa da tempo attirando una nuova ondata di interesse nei loro confronti.
Può essere anche questo riacceso entusiasmo dei fedelissimi e della critica, a riportarli in studio per registrare “Make It Fit”, loro settimo album in studio e primo set di canzoni completamente nuove da quando Pockets fu pubblicato 20 anni prima.
Ed è un piacere ritrovare Geoff Farina, Eamon Vitt e Gavin McCarthy, insieme su disco con quel loro stile apparentemente dinoccolato sostenuto da un songwriting di grande qualità.
Chi li ha seguiti da tempi non sospetti e si aspetta in “Make in Fit” una fedele ricreazione del vecchio sound della band potrebbero rimanere abbastanza sorpreso: il settimo album dei Karate rappresenta un passo successivo di quel viaggio ideale della band di Geoff Farina che non è mai indugiato troppo a lungo in una modalità e in questa ottica l'album ha perfettamente senso. I Karate già dalle prime due canzoni di apertura, “Defendants” e “Bleach the Scene”, mostrano una grande verve ed entusiasmo, scrollandosi di dosso il peso e una mezza depressione che ha caratterizzato la fase finale prima del loro scioglimento.
Sempre stati in bilico tra la canzone d'autore e il post rock filtrati attraverso una sensibilità jazz, i Karate si ritrovano negli anni venti di questo secolo perfettamente a loro agio.
“Make in Fit” fila scorrevole ed interessante fino alla fine con le chitarre graffianti di "Fall to Grace" e le suggestioni mid-tempo di "Around the Dial". Un bel ritorno che sarà coronato anche da un tour che speriamo possa toccare nel 2025 anche l’Italia
Articolo del
26/10/2024 -
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