La militanza nella Deadburger Factory ha fatto si che tra Vittorio Nistri e Simone Tilli nascesse un progetto musicalmente diverso.
Il risultato si chiama Ossi, un disco (solo e rigorosamente nel formato lp) di garage rock psichedelico, sperimentale, vintage e delirante al punto giusto. Nelle dodici tracce hanno chiesto l'aiuto di alcuni amici musicisti di un certo spessore come Dome La Muerte (dei Not Moving) e Andrea Appino ( dei Zen Circus) alle chitarre, Bruno Dorella ( degli OvO e dei Bachi da pietra) alla batteria, Carlo Sciannameo al basso in tre brani e Roberto Pieralli all'armonica. Il lato a si apre con "Ventriloquist rock" dove il punk di chitarre ed elettronica rompe l'orgia inutile delle urla dei nostri politicanti. Si prosegue con "Ricariche" ("Mio padre vuole ripulire le strade, mia madre vuole una pelle migliore e io la ricarica che mi riscalda il cuore") un acid/funk con le tastiere e la batteria in primo piano.
"Hasta la sconfitta siempre" ("Ma quanto è vizzo il tuo futuro, Delòrean fece fallimento e quale fortuna per il mondo è un nuovo format per il niente") si poggia sulla sporca chitarra elettrica che si colora con l'elettronica e l' armonica. In odore di blues le successive "Toy boy" caratterizzata da corpose chitarre acustiche e "Out demons out" divisa in sette parti con graffianti chitarre elettriche, tappeti di hammond e basso. Il lato b si apre con "Monk time" dove la ritmica serrata si intreccia ad un'elettronica malata. Synth e chitarre acustiche colorano "Miss tendopoli" ("Le villete coi giardini, la statua dello zio fascista, lasciate stare i volantini, isolate i disfattisti, qua ogni cosa è illuminata, è parola di figurante"). C'è anche spazio per quella che potrebbe diventare una hit, cioè "Naturalmente non possiamo pagarti" ("L'Italia è una repubblica fondata sui curricula, i miei li ho imbottigliati e gettati in mare") con il suo trascinante ritmo dance, contrastato dagli arpeggi di chitarra.
"Lei è grunge, lui urban cowboy"("Lei è un ossimoro nato, è trasandata, raffinata e riccamente stracciata e lui è un texano che galoppa in Europa") dopo la prima parte molto messicana, diventa un rock ruvido. "O pisciaturu" ("L'intraprendenza e l'immanenza, l'incontinenza, la fantascienza") è un flamenco in salsa western bello galoppante. Organo hammond e chitarre slide riecheggiano atmosfere anni sessanta in "Per sollevare il morale del capo/Ossi di coda" ("Ho preparato a mia figlia il trolley rosa, Parigi val bene una messa bavosa"). "Navarre" ("Si dirà che il lupo poi è morto lo stesso, che la storia sa essere bella soltanto per sbaglio") è il pezzo finale elegantemente infarcito di electroloop e chitarre elettriche. Un disco che è una critica spietata alla nostra società fatta di stereotipi, di stupide mode, di un falso potere, di frivola apparenza, affondano le parole come sciabole che vanno a braccetto con il canto stralunato di Tilli e le sonorità variegate e disturbanti di Nistri.
Ciliegina sulla torta la grafica del disco. Una confezione gatefold con in copertina un disegno poco conosciuto dell'immenso Andrea Pazienza. Al resto delle illustrazioni ci pensa Ugo Delucchi allievo di Paz e militante nell'attuale redazione di Frigidaire (la storica rivista fondata nel 1980 da Vincenzo Sparagna, Stefano Tamburrini e Filippo Scozzari) con i colori di Lido Contemori e il graphic design di Gabriele Menconi. Nella tasca interna del vinile un booklet con 28 pagine a colori con testi e illustrazioni, nel formato dei comics underground americani con un chiaro omaggio ai Freak Brothers di Gilbert Shelton. Insomma ogni cosa studiata nei minimi dettagli come succede sempre in casa Snowdonia. Se volete qualcosa di diverso, che vada in direzione ostinata e contraria, questo è proprio il disco che fa per voi.
TRACKLIST SIDE A
Ventriloquist rock Ricariche Hasta la sconfitta siempre Toy boy Out demons out
SIDE B
Monk time Miss tendopoli Naturalmente non possiamo pagarti Lei è grunge, lui urban cowboy O pisciaturu Per sollevare il morale del capo/Ossi di coda Navarre
Articolo del
05/10/2022 -
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