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Kurnalcool
The Final Tazz
2022
Svirgin Records
di
Marco Sonaglia
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Sono passati dodici anni da "Vì", ma i Kurnalcool hanno ancora voglia di raccontarci le loro pazze storie.
Per chi non li conosce, i Kurnalcool sono una band che si è formata a Falconara nel lontano 1986 e ha creato un genere unico, del quale sono i paladini: Il "Vì metal" che unisce i testi (dedicati al vino e ad altre sostanze alcoliche) rigorosamente in dialetto marchigiano e la musica heavy metal, quella potente da scapocciare. Nel corso degli anni anni sono cambiati vari componenti, hanno fatto altri dischi, tra cui un live e ora è uscito il nuovo capitolo formato da 11 tracce e intitolato "The final tazz". La formazione oramai consolidata è guidata dalle voci di John Big George e Ricky Tiger Big White con le chitarre di Michael Thrilling e Mark Nardiello, il basso di Andreas Kleinestein, le batterie di Max Vortex e J.J.Guasto.
Si parte con la trascinante "Rock st ank" che racconta ironicamente gli acciacchi accumulati nel tempo. Una batteria calzante apre "K.u.r.n.alcool" il primo brano scritto in inglese dalla band e già proposto dal vivo negli ultimi anni con le chitarre fumanti e i soli baroccheggianti. "Svarie aux" è il consueto inno allo sfascio con sonorità piu leggere, ma comunque efficaci. "Mini mina" ha un riff iniziale che odora di anni ottanta e il testo che si concentra in un improbabile mix tra verdure e alcool. Ritmi serratissimi scandiscono "Mal te aux" e "Coma etiliko" due pezzi ben riusciti che in sede live faranno scintille. Come nella migliore tradizione del gruppo non mancano i ripescaggi dagli storici demo. Infatti troviamo "Vì ta" e "Skifa" (aggiornata col Jovabeach) dal mitico "Slongame la biscia" del 1989 e "Gimme gimme buttigliò" dal glorioso "Bumba atomika" del 1986, riproposte con nuovi robusti arrangiamenti.
E naturalmente due cover dal panorama musicale internazionale. Questa volta si omaggiano i Twisted Sister con "Sò qui col vì" ( "I am, i'm me" da You can't stop rockn'roll del 1983) e i Journey con "Decce da beve" ("Don't stop believin" da "Escape" del 1981) una magica ballata tutta da cantare insieme, che chiude degnamente questo lavoro. La band è in ottima forma: Le voci di Big George e Big White si alternano efficacemente, gli intrecci chitarristici di Thrilling e Nardiello producono riff taglienti e suoni al passo con i tempi , la sezione ritmica con Kleinestein, Vortex e Guasto è compatta e rocciosa. Ci sono anche svariati ospiti dal passato come Paul Brakko, Kostas Bukkiadopolus, Johnny Ceccotto e il vate Juvo.
Menzione speciale per Pulo il figlio adottivo della band che ci delizia con la storia "The final tazz story-il liquore venuto dallo spazio" in appendice al disco. La castagna come sappiamo si cova sotto la cenere e i cavalieri della bumba ci hanno fatto attendere parecchi anni, ma per citare un loro vecchio slogan : Sono tornati più ebbri che mai e questo è il loro nuovo delirio!! In alto le tazze e lunga vita ai Kurnalcool.
TRACKLIST
Rock st ank K.u.r.n.alcool Sò qui col vì Svarie aux Mini mina Vì ta Mal te aux Gimmee gimme buttigliò Coma etiliko Skifa Decce da beve
Articolo del
17/06/2022 -
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//www.youtube.com/embed/806l0jYO3kc
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