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Chrystabell
Strange As Angels - Chrystabell Sings The Cure
2021
Kwaidan Rec.
di
Giancarlo De Chirico
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Chrystabell torna sulla scena internazionale con un album incredibilmente intenso e carico di atmosfera, interamente dedicato alla riproposta di alcune importanti canzoni dei Cure di Robert Smith.
Un progetto ambizioso che dona nuova luce alle composizioni di una delle band storiche della scena post punk e new wave inglese. Il disco si intitola “Strange As Angels - Chrystabell Sings The Cure” e nasce da una idea di Marc Collin, produttore, arrangiatore e fondatore dei Nouvelle Vague. Per la prima volta, invece di riarrangiare singole vecchie canzoni del periodo new wave, come faceva con il suo gruppo, Collin decide di dedicarsi ad un progetto monografico, si concentra su una sola band, e sceglie i Cure.
Il gruppo di Robert Smith ci ha regalato in passato temi musicali misteriosi ed oscuri, accompagnati da melodie molto coinvolgenti che - secondo Collin - lasciavano spazio anche a successive elaborazioni.
Il disegno di Marc Collin non poteva però completarsi senza l’apporto di una interprete particolare, che fosse altrettanto misteriosa e affascinante. Nel corso di una notte di inverno gli è apparsa in sogno Chrystabell (mica male la sua attività onirica), la musa di David Lynch, nella sua statuaria bellezza: se la immaginava da sola sul palco a cantare quelle canzoni. L’intesa fra Collin e Chrystabell è stata immediata: gli arrangiamenti di Collin, la voce ambigua e sensuale di Chrysta, il mondo di Lynch, delle sue colonne sonore che va ad incontrarsi con le melodie surreali e oniriche dei Nouvelle Vague.
Il tutto avviene con grande naturalezza : Chrystabell riesce a far diventare sue le canzoni dei Cure, mentre Collin crea una nuova identità per la “vocalist” statunitense che si cala perfettamente nel tappeto armonico fatto di elettronica morbida ed inquieta, un substrato musicale che sa essere insieme malinconico ed inquietante.
Il semplice fatto di riascoltare, in una veste nuova, canzoni di culto come “Seventeen Seconds” , “Just Like Heaven” , “A Night Like This” , “Friday I’m In Love” e una fantastica “Charlotte Sometimes” rende questo album appetibile a molti. I Cure in versione gotica, l’opera di Robert Smith rivisitata sotto una luce “noir” particolarmente intensa ed ammaliante. Un album molto bello, che naturalmente prende forma da un materiale di per sé eccellente, ma che riesce miracolosamente ad aggiungere qualcosa, in una chiave nuova. Da ascoltare.
Articolo del
10/07/2021 -
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