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God Is An Astronaut
Ghost Tapes #10
2021
Napalm Records
di
Ida Stamile
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Attivi dal 2002, una carriera quasi ventennale alle spalle, i God Is An Astronaut tornano con il loro decimo album in studio.
Ghost Tapes #10 è un vortice strumentale che viaggia tra sonorità granitiche e cupe e feroci orchestrazioni sonore, senza disdegnare piccole pennellate dal carattere più morbido ed etereo. Quello dei God Is An Astronaut è un suono in continua evoluzione, che, pur conservando la landa di matrice post-rock, di cui la band è sempre stata portavoce con tutte le sue sfumature distintive, in questo album giunge a lambire territori più distorti e rocciosi. Il sogno timbrico diviene così visione sonora più oscura, allucinazione violenta su derive post metal.
Adrift è un uragano di note che irrompe con aggressività sull'ascoltatore, lasciando poi il posto alle nubi ritmiche di Burial, tra oasi di distensione pianistica e abrasioni stilistiche. In Flux racchiude tutta la tensione violenta e aliena di un vortice sintetico. Fade è un tappeto noise incendiario, mentre Barren Trees segue le linee guida del più classico post-rock. Chiude il sogno ambient, trasparente e immateriale, di Luminous Waves.
I God is An Astronaut di Ghost Tapes #10 esplorano con cura minuziosa infinite varianti sonore, intrecciano con stile la violenza ritmica più ossessiva a sprazzi di melodia onirica. Travolgono l'ascoltatore con un'attitudine intensa ed evocativa. Ghost Tapes #10 è una peregrinazione sonora profonda che nel greve abisso del suono, tra le derive desolate della mente, scorge la bellezza leggera di tutta la sua carica emotiva.
Articolo del
24/02/2021 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
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