Si intitola “Figures” , un album doppio che arricchisce l’anima e fa viaggiare la mente, un disco che si colloca in totale autonomia e in completa libertà ai confini della sperimentazione, del minimalismo, dell’elettronica, della musica classica moderna, del jazz e della no-wave .
Abbiamo a che fare con l’ultima versione di Aksak Maboul, un collettivo musicale che è attivo dal lontano 1977, una “cult band” che recentemente ha conosciuto una fase di trasformazione, guidata dal musicista e produttore belga Marc Hollander e dalla “vocalist” Véronique Vincent. Il gruppo si è avvalso in sala di incisione di elementi della “live band”, musicisti di valore assoluto che rispondono ai nomi di Faustine Hollander, Lucien Fraipont ed Erik Heestermans. Sono presenti inoltre, come “special guest” Fred Frith e Steve Brown, dei Tuxedo Moon, in pratica il meglio della musica d’avanguardia oggi in circolazione. Il disco nasce dopo un lungo tour e comprende ben ventidue nuove composizioni, scritte da Hollander e da Véronique, una mescolanza di suoni, variegata e magicamente folle, in grado di riprodurre per intero la creatività e la carica dei loro “live”.
Sorprende la facilità con cui gli Aksak Maboul siano ancora in grado di cambiare rapidamente registro, anche all’interno dello stesso brano, passando da melodie sognanti a incursioni jazzate, frenetiche e piene di ritmo. Difficile segnalare i brani più convincenti, perché questo doppio album ha una sua unicità, che si apprezza soltanto se considerata nel suo complesso. Ma composizioni come “Retour Chez A. ”, o anche “Taciturne” e “Histoires de Fous” meritano una menzione particolare.
Se amate la musica contemporanea, il free jazz, la musica d’avanguardia , il pop raffinato o le soluzioni musicali folli in perfetto stile Tuxedo Moon, allora non aspettate un secondo a procurarvelo : questo disco è per voi!!!
Articolo del
16/07/2020 -
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