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Terry Allen and the Panhandle Mystery Band
Just Like Moby Dick
2019
Paradise Of Bachelors / Goodfellas
di
Giancarlo De Chirico
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Nuovo album per Terry Allen, una vera e propria leggenda della country music americana. L’anziano artista texano torna a farsi sentire sei anni dopo l’uscita di Bottom Of The World e ancora una volta la sua musicalità aspra e disincantata ma nonostante tutto sognante, ci conquista al primo ascolto.
Terry Allen è solito fare dischi in perfetta solitudine, ma questa volta ha deciso di gestire le cose diversamente: il nuovo album infatti si intitola Just Like Moby Dick ed è firmato anche dalla Panhandle Mystery Band, un gruppo di musicisti di valore che vede fra gli altri Charlie Sexton, co-produttore del disco, sua moglie Jo Harvey Allen, i figli Bale e Bukka Allen, l’immancabile Lloyd Maines, alla slide guitar, Davis McLarty alla batteria, Joe Ely, Dave Alvin e la vocalist Shannon McNally, che potrete ascoltare al controcanto su diverse canzoni.
Il nuovo lavoro è stato registrato ad Austin, in Texas ed è in pratica il frutto di una collaborazione importante fra una band che un mix di familiari e vecchi amici. Il disco è anche ricco di importanti riferimenti letterari: non dimentichiamo infatti che Terry Allen è anche uno scrittore, un poeta ed un pittore (suo il disegno per la copertina del disco) e non soltanto un musicista. L’album mette insieme una umanità dilaniata dal vivere, un po’ disperata e un po’ folle.
Ogni canzone infatti presenta un ritratto di esistenze difficili che si confrontano con una quotidianità puntualmente avversa e contraria. Canzoni come la country ballad intitolata “Houdini Didn’t Like The Spiritualists”, o “Abandonitis”, dotata di un intrigante groove o ancora la sconsolata “Death of The Last Stripper”, ci raccontano di un America diversa, che vive sotto traccia ed è ben poco trionfante.
Il disco è costellato di perle rare come la breve suite suddivisa in tre tracce ed intitolata “American Childhood”, come la struggente “Pirate Jenny” o ancora l’esaltante “City of The Vampires”, una ballata cadenzata , inquieta ed esaltante che ci dimostra come chi fa buona musica non conosca proprio l’incedere del tempo o meglio, lo contrasta con estrema efficacia . Album da non perdere
Articolo del
06/02/2020 -
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