Un gran bel disco, molto ben articolato e complesso, segna il ritorno sulla scena musicale della bravissima Donella Del Monaco, vocalist di estrazione lirica prestata al rock, e degli Opus Avantra, un ensemble dedito da sempre ad un progressive rock di ottima fattura. L’album si intitola Rosa Rosae e mescola con sapienza rock e musica contemporanea, elementi di musica classica con lo sperimentalismo, il rock progressivo e la lirica.
Uno sforzo compositivo notevole che però arriva a chi ascolta con grande naturalezza ed è bello perdersi nelle arie liriche intonate da Donella (sia in italiano che in latino) e negli arrangiamenti sopraffini degli Opus Avantra, il gruppo antesignano del progressive rock italiano. Il disco è stato scritto da Donella Del Monaco in collaborazione con Paolo Troncon, che ha curato anche tutte le partiture per pianoforte. Nella line up degli Opus troviamo Mauro Martello al sax e al flauto, Laura Balbinot, al violoncello, Andrea De Nardi, alle tastiere e Giorgio Cedolin, alla batteria. Ritorna come ospite d’eccezione su Rosa Rosae, Tony Esposito, il noto percussionista che aveva partecipato anche alla registrazione del primo album del gruppo, intitolato “Introspezione”, nel lontano 1972.
Da segnalare inoltre la partecipazione di Jenny Sorrenti che si è lasciata coinvolgere in un prezioso duetto con Donella Del Monaco sulla bellissima “Vento del Nord” , scritta da Mauro Martello. Non poteva mancare, all’interno di un progetto così alto e ambizioso, il contributo della chitarra di Alberto Radius, che ci regala i suoi inconfondibili assoli di chitarra, incastonati fra elementi di musica classica e citazioni di elettronica. Su “Sceleratus” troviamo alla voce Lino Vairetti, uno dei più grandi vocalist del nostro prog, che si cimenta in latino antico, in un brano dai continui richiami mistici ed esoterici .
Rosa Rosae parla di amore, sacro e profano, reinterpreta canti devozionali dedicati alla Vergine Maria, come “Cyrcles” e “Pi Greco”, sottolineando però anche l’aspetto carnale del sentimento amoroso. Molto bella anche la versione di “Aurea Lyra”, libera trasposizione di un brano appartenente alle Cambridge Songs del X secolo. Il disco si chiude con “Ineffabile Realtà”, una sorta di haiku messo in musica e donato alla splendida voce della Del Monaco. Album da gustare con attenzione, una musicalità alta che concilia finalmente cuore e cervello. Il disco è stato prodotto da Renato Marengo che collabora con gli Opus Avantra fin dall’inizio della loro carriera artistica e musicale
Articolo del
11/05/2019 -
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