Antonio Sanchez, batterista messicano classe 1971, è tornato alla Casa Del Jazz di Roma nella serata del 12 luglio 2021, accompagnato da un quartetto di stelle composto da due sassofonisti e un bassista eccezionali: Donny McCaslin, Sassofono, Miguel Zenon, Sassofono, Scott Colley, Basso.
Ha iniziato giovanissimo Sanchez a suonare la batteria, a soli 5 anni, e da lì non si è più fermato. Ha collaborato con alcuni dei più grandi nomi del jazz moderno, da Pat Metheny a Scott Coley, da Chick Corea a David Sánchez. E’ stato tra l’altro anche il batterista dietro la colonna sonora per sola batteria del film datato 2014 “Birdman”, diretto da Alejandro González Iñárritu e vincitore di ben 4 oscar. Il suo è un linguaggio ritmico che si affida alla tradizione, ma è anche fluido e scorrevole nel dialogare con l’ascoltatore attraverso l’immediatezza viscerale di una melodia sottilmente presente in ciascuno dei suoi brani.
Si rivolge un paio di volte alla platea, e nelle sue parole c’è la gioia di poter finalmente suonare di fronte a dei volti umani, dai corpi composti e seduti ma con l’anima in costante movimento al di là di quegli sguardi rapiti e totalmente coinvolti, tanto dai suoi saliscendi ritmici con la batteria, quanto dai fraseggi di basso in connubio al meraviglioso suono combinato dei due sax. Ringrazia in modo sentito e sincero quella che è l’organizzazione della Casa Del Jazz, elogiando il suo impegno nel riportare la musica di fronte ad un pubblico in presenza, ed aggiunge un ulteriore cenno di stima e riconoscimento, rivolto agli altri membri del gruppo.
Ciascun di loro ha infatti i propri progetti e formazioni, ed il fatto di poter essere qui, riuniti insieme in questo evento a Roma, è qualcosa di straordinario ed assolutamente condivisibile a posteriori dagli stessi spettatori, visto l’affiatamento e la coesione dimostrata nel corso del concerto. Si delinea così una scaletta che rimbalza tra tracce provenienti da album e formazioni diverse della carriera di Sanchez a brani di più recente composizione.
Dopo un’ora e mezza circa, ci si congeda con il sorriso consci di aver assistito alla performance stellare di uno dei migliori batteristi presenti sulla scena internazionale, e con la speranza, il prima possibile, di poter ripetere l’esperienza.
Articolo del
15/07/2021 -
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