Extra! Music Magazine sostiene il progetto di crowdfinding “WISH YOU WERE HERE” ideato da THIS IS NOT A LOVE SONG e dedicato ai concerti che hanno fatto la storia della Musica, quei concerti ai quali tutti avremmo voluto assistere. 32 biglietti di 32 concerti epocali, che al loro interno racchiudono 32 manifesti esclusivi illustrati da 32 tra i migliori fumettisti italiani. Il tutto anche in sostegno di 10 live club, grazie a un crowdfunding attivo dal 24 maggio fino al 31 luglio su Produzioni dal Basso. Per aderire all’iniziativa potete saperne di più sul sito https://www.produzionidalbasso.com/project/wish-you-were-here/#Biglietti-manifesti
Una folla che nessuno si aspettava: sarebbe stata la stessa cosa due giorni dopo a Roma. Oltre seicento persone, che da lì a poco si sarebbero trasformate in creature possedute dal demonio, pronte a pogare sotto palco alle prime note di “Drain You”, “ Aneurysm” e “Smells Like Teen Spirit”. Erano i Nirvana, per la prima volta in tour in Italia. Già all’epoca i Nirvana o si amavano oppure si detestavano. Non c’era una via d’uscita. La stampa era disorientata e loro si divertivano ancora di più, rifiutavano qualsiasi etichetta, odiavano il “music biz”, non volevano programmare niente, tanto meno la “strada verso il successo”. Una sorta di anarchia, musicale e politica, che i Nirvana riuscivano a controllare a stento
Una folla che nessuno si aspettava: sarebbe stata la stessa cosa due giorni dopo a Roma. Oltre seicento persone, che da lì a poco si sarebbero trasformate in creature possedute dal demonio, pronte a pogare sotto palco alle prime note di “Drain You”, “ Aneurysm” e “Smells Like Teen Spirit”. Erano i Nirvana, per la prima volta in tour in Italia, una line-up che sarebbe diventata mitologica composta da Kurt Cobain, chitarra e voce, da Chris Novoselic, al basso, e da Dave Grohl, alla batteria.
Avevano pubblicato da poco Nevermind, il loro secondo album, un disco destinato ad andare ben oltre il successo di Bleach, eccellente album d’esordio. Il nuovo disco, suonato interamente dal vivo, era ancora più ruvido e violento di quanto poteva risultare da un ascolto domestico. Una vera furia: era il grunge che si manifestava nella sua purezza, nei suoi eccessi e nella sua intransigenza. Sì perché Cobain non sopportava niente e nessuno, al di fuori della sua musica. Chiuso ed introverso nella vita, si scatenava sul palco e lasciava a brani come “About A Girl”, “Breed” e “Sliver” il compito di dare voce alla sua insoddisfazione, al suo desiderio di rivalsa nei confronti di un mondo che non li aveva mai capiti. Il basso di Chris Novoselic era dominante e si combinava perfettamente con la batteria di Dave Grohl, un altro assatanato, in possesso di un’energia contagiosa. Non si poteva restare fermi, o ascoltare indifferenti.
Già all’epoca i Nirvana o si amavano oppure si detestavano. Non c’era una via d’uscita. La stampa era disorientata e loro si divertivano ancora di più, rifiutavano qualsiasi etichetta, odiavano il music biz, non volevano programmare niente, tanto meno la “strada verso il successo”. Una sorta di anarchia, musicale e politica, che i Nirvana riuscivano a controllare a stento, ma che sarebbe venuta fuori un paio di giorni dopo, quando li ho incontrati a Roma prima di un altro concerto. Rifiutarono qualsiasi generalizzazione, a partire dal loro nome: Nirvana.
Un riferimento alla filosofia indiana? No. Uno stato dell’essere? No. Solo il buon Novoselic alla fine ha trovato qualche punto di contatto: Se il Nirvana è la libertà dal Dolore, il punk dei Nirvana è libertà musicale. Ecco, ci siamo, finalmente! E poi altre invettive contro il sistema americano, che non mirava a restituire dignità alle persone, ma voleva solo trasformarle in consumatori, che inseguivano il fascino esercitato dal dollaro, fin da quando erano piccoli, come ben evidenziato dalla foto di copertina di Nevermind. Il tour dei Nivana del 1991 è stato qualcosa di unico e di inimitabile. Da allora in poi niente è stato più come prima. Tante nefandezze musicali sono state spazzate via, da un’ondata di musica nervosa, urlata e viscerale che fu testimone delle urgenze di tanti giovani di quel periodo
SET LIST Drain You Aneurysm School Floyd The Barber Smells Like Teen Spirit About A Girl Polly Lithium Breed Sliver In Bloom Been A Son Negative Creep On A Plain Blew ENCORE : Talk To Me Oh, The Guilty Territorial Pissings
Articolo del
02/07/2021 -
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