Dopo un’attesa lunga ben 13 anni i Kasabian fanno ritorno a Napoli per il Noisy Naples Fest, nella seconda delle cinque date italiane che hanno portato la band di Leicester a esibirsi anche a Servigliano, Ferrara, Lignano e Genova, con quest’ultima tappa che ha un valore affettivo importantissimo per Sergio Pizzorno viste le origini italiane ereditate dal nonno genoano. Quello di Napoli è un ritorno, e non un debutto come erroneamente riportato sul web da due famose testate giornalistiche, che vede Sergio Pizzorno e band suonare nel capoluogo campano dopo averlo fatto al Carpisa Neapolis Festival nel lontano 7 luglio del 2005. L’occasione giusta per riscattare quella che, secondo le cronache dell’epoca, fu un’esibizione minata da problemi tecnici a cui parteciparono in pochi, complice anche la scelta di farli suonare dopo la mezzanotte. Questa volta tutto è andato per il verso giusto e sono stati tantissimi gli spettatori che hanno preso parte allo spettacolo messo in piedi dai Kasabian nella suggestiva Etes Arena Flegrea di Napoli.
Dopo aver aperto il concerto della leggenda britpop Noel Gallagher, alla cantautrice milanese Lilian More (Linda Bosco) è stato affidato il gravoso compito di smorzare la trepidante attesa per i Kasabian. Una missione che può definirsi portata a termine; un pop punk il suo a metà tra Avril Lavigne (a proposito, la skater girl canadese pubblicherà un nuovo album in autunno) e Sum 41 con un pizzico di blink-182 che non guasta mai. Buona risposta anche da parte del pubblico che non ha lesinato applausi durante l’esibizione della manciata di brani, anche quando Lilian è riuscita a suonare con successo uno di essi nonostante qualche problema con la corda del MI della sua chitarra. Al termine dell’esibizione, soliti ringraziamenti e saluti di rito che lasciano nuovamente il posto all’incontenibile voglia di Kasabian da parte dei supporters desiderosi di cantare e rockeggiare per tutta la serata.
Ed è sulle note finali di Nessun Dorma interpretata da “Big Luciano” (Pavarotti) che inizia l’epico on stage dei Kasabian, accolti dal caloroso boato dell’Arena Flegrea con quello che sarà solo il primo dei numerosissimi omaggi tributati dalla band inglese al pubblico italiano. In tempo zero ecco il primo acuto con Ill Ray (The King), che non trova assolutamente impreparati gli oltre 5000 dell’Arena Flegrea. Si prosegue con l’evergreen Underdog, uno dei brani più belli in assoluto dei Kasabian, seguito dal masterpiece morriconiano The Ecstasy of Gold (tratto dalla OST del capolavoro western “Il buono, il brutto, il cattivo” di Sergio Leone) fuoriuscito dalla tromba di Gary Alesbrook. Un “rito propiziatorio” che spesso accompagna i concerti dei Kasabian e riconducibili alla sconfinata ammirazione di Pizzorno per il regista e il compositore italiano, tanto da rendergli omaggio nella scelta dei nomi per i suoi due figli, Ennio Silva e Lucio Leone.
Uno scatenato Tom Meighan attacca poi con due dei brani più potenti come Days Are Forgotten ed Eez-Eh, con quest’ultima che trasforma l’Arena Flegrea in una discoteca a cielo aperto. Spazio anche ad alcuni pezzi del recente For Crying Out Loud come You’re in Love With A Psycho e Wasted. Proprio dalla copertina dell’ultimo album è stata ripresa la sobria scenografia che ritrae delle grosse lacrime fuoriuscire a destra e sinistra.
Man of the show, nemmeno a dirlo, è stato lui… Sergio Pizzorno! Non è un caso che gli oltre 5000 spettatori hanno incitato e omaggiato il frontman e chitarrista dei Kasabian con numerosi cori da stadio ben apprezzati e ricambiati dal musicista inglese. Impossibile fermarsi anche per un solo istante grazie alla contagiosa grinta e carica di Tom Meighan e Sergio Pizzorno che confermano, qualora ce ne fosse davvero il bisogno, di essere degli animali da palcoscenico: i due amici fraterni duettano, si abbracciano e si concedono interamente al pubblico che salta e canta insieme a loro. Una carica emotiva ed energetica che mette i due, così come l’intero gruppo, in una simbiosi musicale che solo i grandi artisti e gruppi possono vantare.
Lo show continua in maniera spedita con Pizzorno che non perde mai l’occasione per ringraziare Napoli e l’Italia, talvolta seguito da Meighan. Un amore dichiarato a più riprese durante lo show e ricambiato con altrettanto amore dai fan con applausi e cori da stadio, a ribadire un affetto sempre crescente per la band inglese. L’italiano di Sergio non sarà perfetto ma l’amore per le sue origini italiane trasuda una genuinità del tutto commovente e lo dimostra il tricolore portato sul palco e indossato con fierezza da lui stesso a più riprese durante il concerto.
Nessun album è stato lasciato fuori dalla scaletta; ancora più impressionante invece l’intensità del pubblico che dimostra di conoscere alla perfezione ogni parola presente nella discografia dei Kasabian come nel caso di Re-Wired ed Empire, preceduta dalla “calcistica” Club Foot. Che dire poi di Praise You (cover dei Fatboy Slim) che diventa terreno fertile per l’esecuzione di L.S.F. (Lost Souls Forever), uno dei brani più amati e rappresentativi dei Kasabian, corredata da una serie di flash sparati in faccia dai fari per un effetto scenografico “so fucking cool”.
Una breve pausa precede l’ultimo spezzone di concerto che assume un’impostazione più intima anche grazie alla versione acustica di uno dei brani più romantici dei Kasabian, Goodbye Kiss, suonata e cantata magistralmente da Pizzorno in duetto con Meighan. Emozioni intense impossibili da descrivere. Nel mezzo anche Comeback Kid e Vlad The Impaler prima di lasciare il posto all’ultimo sussulto della serata. Napoli is on fire! Quale modo migliore quindi per chiudere la serata partenopea? Facile, eseguendo l’ultimo brano in scaletta che coincide proprio con Fire, una delle hit più apprezzate dai fan. Un “fuoco indomabile” su cui cala il sipario con le profetiche parole Look behind you, there's a falling sky/I'm on fire, I'm on fire che fotografano perfettamente la serata napoletana dei Kasabian. Tricolore sulle spalle, Pizzorno chiama a raccolta i suoi Kasabian per ricevere la strameritata standing ovation dell’Arena Flegrea, inebriata dall’incredibile show ma ancora vogliosa di ascoltare la musica della band inglese.
Impossibile chiedere di più vista la passione e l’energia profusa dai Kasabian sul palco; anche se all’appello sono mancate canzoni come By My Side, Bow (pubblicata tra l’altro in esclusiva per l’Italia il 10 ottobre 2014), Fast Fuse, Heroes di Bowie e Shoot the Runner, la scaletta si è rivelata impeccabile. Prima di congedarsi Pizzorno si concede l’abbraccio dei fan napoletani sotto la gradinata stringendo mani e salutando i presenti. Novanta intensi minuti di assoluta qualità, in cui a trionfare è la musica della band anglosassone che continua a macinare successi a livello mondiale con la stessa energia di sempre. Insomma, uno show fantastico e un’organizzazione perfetta sotto ogni punto di vista che rendono il Noisy Naples Fest uno degli appuntamenti musicali di riferimento per il Sud Italia e che quest’anno ha visto esibirsi sul palco dell’Arena Flegrea artisti del calibro di Noel Gallagher, Bonobo e che promette di chiudere alla grande con l’esibizione, già sold-out da settimane, di Sting che sarà accompagnato da “Mr. Boombastic” Shaggy. Una rivincita totale quella dei Kasabian che dopo oltre una decade regalano a Napoli un concerto assolutamente memorabile. L’augurio questa volta è quello di non dover aspettare altri 13 lunghissimi anni per assistere a un nuovo spettacolare ed emozionante show della band inglese. Rock and Roll, sent us insane, I hope someday that we will meet again
Scaletta Ill Ray (The King) (For Crying Out Loud) Underdog (West Ryder Pauper Lunatic Asylum) Days Are Forgotten (Velociraptor!) Eez-Eh (48:13) You’re in Love With A Psycho (For Crying Out Loud) Wasted (For Crying Out Loud) Man Of Simple Pleasures (Velociraptor!) Club Foot (Kasabian) Re‐Wired (Velociraptor!) Empire (Empire) Bless This Acid House (For Crying Out Loud) Stevie (48:13) Praise You (Fatboy Slim cover) + L.S.F. (Lost Souls Forever) (Kasabian) Goodbye Kiss (Acoustic) (Velociraptor!) Comeback Kid (For Crying Out Loud) Vlad the Impaler (West Ryder Pauper Lunatic Asylum) Fire (West Ryder Pauper Lunatic Asylum)
Articolo del
21/07/2018 -
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