Cari lettori di extra, oggi parliamo di una canzone che ha una nascita tutta particolare e soprattutto casuale. Nata in pochi minuti è stata negli anni Novanta la punta di un iceberg e, soprattutto, ha fatto conoscere un genere musicale che fino ad allora era di nicchia e poco conosciuto. Il genere in questione è il “Grunge” o rock alternativo, chiamato così perché veniva “provato” e composto nei garage dei teenager americani.
Possiamo affermare con certezza che in quei “garage” americani ci deve essere qualcosa di magico, perché quasi tutte le grandi idee sono nate da quei luoghi (vedi Steve Jobs).
Ebbene oggi vi racconto di un pezzo musicale unico nel suo genere, dal titolo “Smells like teen spirit” del gruppo Statunitense de i Nirvana e di Curt Kobain, fondatore e frontman dello stesso gruppo. I Nirvana sono la band che negli anni Novanta, in poco tempo, ha scalato le classifiche e ha ammodernato un genere, quelli bravi direbbero svecchiato, a me piace usare un gergo più comune: diciamo che “era nel ripostiglio” ed è stato tirato fuori. Il gruppo in pochi anni ha portato il rock alternativo a fare il giro del mondo rendendolo come nuovo, rinnovandolo soprattutto di suoni e musicalità con tematiche attuali, tanto che in poco tempo è stato ascoltato non più soltanto da pochi, ma allargando a una platea ancora più vasta, partendo dai giovanissimi arrivando fino a quelli che amavano la musica cosiddetta “sofisticata”.
Smells like teen spirit è stato il pezzo che ha fatto da apripista a un mondo musicale che fino a quel momento era coperto, un po' come la leggendaria Atlantide la città sommersa, che però, approfittando della bassa marea, è venuta fuori grazie a quella spinta propulsiva, abbattendo un muro e “ogni muro è una porta”:“Every wall is a door”, diceva Ralph Waldo Emerson. Così i Nirvana, negli anni ’90 , hanno aperto quella porta grazie soprattutto al loro frontman, Kurt Cobain, che oltre al gruppo ha creato un modo di essere, di vestire e di cantare e ha portato quel genere nelle vette più alte delle classifiche mondiali.
Kurt Cobain è stato definito la nuova rockstar del nuovo millennio e negli anni Novanta è stato un simbolo di come l’arte e il talento, potessero, nonostante le poche disponibilità economiche, venire fuori. Cobain è diventato in pochi anni un fenomeno e la sua canzone “Smells like teen spirit” ha rappresentato il simbolo degli anni Novanta perché ha permesso a quei giovani che venivano considerati, leggeri, svogliati ed effimeri di scegliere e rischiare in piena libertà . Così Cobain con la sua musica e i suoi testi ha acceso un faro, dimostrando come la musica non avesse più barriere, essendo capace di abbattere tutto quello che era la convenzionalità di un modo di vivere e gli stereotipi delle classi sociali e sostenendo che ognuno fosse libero di vivere, di vestire e di sognare a proprio piacere, senza etichette né marchi.
Insomma Kurt Cobain per la generazione degli anni Novanta è stato un pioniere di tante “mode”, diventando un anti divo per eccellenza. Infatti per Cobain non bastava solo cantare, ma cantare la realtà delle cose, del disagio vissuto o di un’esperienza vista da un’angolazione che fino a quel momento nessuno aveva ancora raccontato. Vi posso dire, che mentre vi racconto la nascita di “Smells like teen spirit” con la mente vado in quegli anni dove iniziavo ad approcciarmi alla musica, dove Kurt Cobain portò un’intera generazione di giovani a espandere il proprio spirito, porgendo a tutti un messaggio di libertà. Così come poi accade in tutte le grandi canzoni, anche per lui il “caso gli fu fatale”.
Difatti Cobain stava già lavorando a un pezzo che avesse un qualcosa di nuovo ma che allo stesso tempo fosse “rivoluzionario” e parlasse ai giovani degli anni 90. Così quasi come una sceneggiatura di un film, in una serata tra amici, nasce “Smells like teen spirit”.
Tutto accadde a casa Cobain, in una serata sopra le righe in compagnia della sua amica, nonché cantante della band Riot grrrl, e di Bikini Kill e Kathleen Hanna. Quest’ultima a un certo punto della serata tracciò sul muro della casa, con la vernice spray, la scritta "Kurt smells like teen spirit" che tradotto in italiano è Kurt profuma di Teen Spirit, con l’intento di ridicolizzarlo e prenderlo in giro. Il “Teen spirit” era una marca di deodorante per adolescenti americani molto in voga all'epoca. Cobain, che ignorava l'esistenza della marca, lo prese come un complimento e da lì trasse una sua conclusione, in un modo del tutto singolare e cioè che lui “profumasse” di “teen spirit” ossia di spirito adolescenziale. Cobain fu così convinto di questa sua tesi che dopo poche ore nacque il pezzo “SMELLS LIKE TEEN SPIRIT” Il pezzo quando uscì era così avanti che all’inizio gli addetti ai lavori non capirono subito il fenomeno.
Nessuno si spiegava come quello stile, il “grunge”, il rock alternativo che fino a quel momento viveva in penombra, da alcuni addirittura definito “musica di nicchia” perché al massimo si poteva ascoltare in qualche rave party, potesse essere primo e in rotazione radiofonica già da subito, scalando così e in poco tempo l’air play radiofonico. Ebbene questo gruppo, nato dal nulla da un garage, composto da quattro capelloni vestiti male con un frontman che cantava il disagio in una società che apparentemente diceva il contrario, era in vetta alle classifiche mondiali. La risposta sarà data non solo dal singolo, ma da tutto un album dal titolo “Nevermind”.
Pensate che le aspettative della casa discografica erano quelle di vendere circa 250.000 copie, ebbene, l’album divenuto disco di diamante ha venduto oltre 10 milioni di copie e fu annoverato tra i più importanti dischi di ogni epoca. “Smells like teen spirit” è stato per Cobain e la generazione degli Novanta, o generazione X come veniva definita, come un megafono, un altoparlante di una società che stava mutando in fretta e con essa anche tutta una generazione che aveva già le idee chiare, una visione e un carattere già definito ma non aveva gli strumenti adatti per delimitare la propria identità. Fu così che il 10 settembre 1991 scelsero Smells like teen spirit come manifesto e inno di un nuovo modo di esprimersi e di essere semplicemente liberi.
Articolo del
21/05/2021 -
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