Dopo Human Maze del 2015, Venus (La Stanza nascosta Records, 2016) e Animae (La Stanza Nascosta Records, 2018) il progetto NewAir torna con l’EP Redemptio, secondo capitolo di una sorta di Divina Commedia in musica.
“Dopo il girone infernale, rappresentato dall’EP Animae, caratterizzato da sonorità e testi improntati ad una profonda cupezza-spiega Gabriele Carone- il viaggio dantesco di NewAir continua con Redemptio, trasposizione in musica del Purgatorio. Il mood e il sound sono più vicini ad una linea pop, pur con voluti richiami al rap che ha caratterizzato il precedente lavoro. Presenza costante la musica elettronica, che da sempre accompagna il progetto"NewAir”.
Abbiamo intervistato per Extra! Music Magazine Gabriele “Arfa”Carone (Synth/Drum Machine/Music Sequencer) attualmente unico performer del progetto affiancato in qualità di co-compositore da Francesco “Dr.’900” Massa.
Ciao Gabriele! Vuoi presentarti ai nostri lettori? Salve a tutti i lettori di Extra Music Magazine, sono Gabriele "Arfa" Carone -Compositore, Producer e Performer- del progetto elettronico "NewAir" nato a Roma nell'Aprile del 2012
Venerdì 1 marzo è uscito su l’ep Redemptio, anticipato dal singolo Taboo (feat. Frabolo & Oscar Nini), già sui digital-stores e in rotazione radiofonica. Vuoi raccontarci qualcosa su questo nuovo lavoro? Il nuovo EP “Redemptio” è il seguito del precedente capitolo "Animae". In questa nuova uscita il mood si sposta dall'Inferno al Purgatorio e le sonorità si aprono verso un electropop/synthpop, pur mantenendo un filone industrial e rap-pop. Il progetto NewAir, come in passato, continua a vivere di collaborazioni, che nel campo musicale sono il fulcro e il fondamento artistico. Infatti nell'EP sono presenti rapper riconosciuti nella scena italiana -come Frabolo, Fabio D, Giama- e cantanti dalle sfaccettature pop/soul come Oscar Nini, Valentina Principi e Federica Glovi.
A quali brani dell’EP sei più legato? Tutte le tracce in realtà mi rappresentano, poiché rievocano momenti importanti che ho vissuto in questi anni. Non ci sono episodi isolati, ogni brano si lega concettualmente agli altri; a monte c’è infatti la volontà di creare una continuità, di narrare qualcosa di compiuto e coerente.La Divina Commedia che viene rappresentata vive nella modernità di tutti i giorni e ciascun ascoltatore può vivere questa sorta di viaggio in maniera diversa. Penso che sia un lavoro che si presta ad ascolti differenti, in virtù del bagaglio esperienziale di ciascuno di noi.
Come nascono i tuoi brani? Il processo creativo segue sempre gli stessi schemi? Mi piace vivere in una continua “sperimentazione” e lavorare in maniera sempre nuova alle fasi di composizione, arrangiamento e produzione. Da amante dei concept album, prima di intraprendere la scrittura di un EP, album o singolo che sia, mi piace immaginare una precisa ambientazione, in modo da avere ben chiari gli “umori” da tradurre in musica. Nel caso di “Redemptio” ho continuato ovviamente il viaggio attraverso la Divina Commedia, puntando ad “aprire” le melodie e il suono verso un futuro che volge al paradiso.
Hai dei riferimenti musicali specifici? I riferimenti del progetto NewAir non si snodano lungo un'unica linea; la mia musica si muove nel senso della contaminazione e dell’abbattimento di tutte le barriere “stilistiche”. I miei ascolti sono molto variegati, passo tranquillamente dalla classica (che in parte ispira i miei lavori) al rock e al pop, senza tralasciare la mia amata elettronica. Ovviamente, se parliamo di “ispirazioni primarie” nel progetto, non posso non citare artisti come Jean Michel Jarre, Chvrches e M83, che però ho cercato di rivisitare e combinare con sonorità moderne influenzate dal rap-pop.
Nuovi progetti in cantiere? Senza scoprire troppe carte in tavola, posso rivelare come a breve si tornerà a calcare i palchi d'Italia e ci saranno interessanti nuove collaborazioni e produzioni. Non mi resta quindi che dirvi “Stay tuned”!
Articolo del
01/04/2019 -
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