Secondo lavoro per Paolo Preite, musicista romano, raffinato ed elegante che per l’occasione si avvale di ospiti d’eccezione, musicisti di Oltre Oceano che rispondono ai nomi di Fernando Saunders, Kenny Aronoff , Michael Jerome e Bob Malone. L’album si intitola An Eye On The World ed è un vero e proprio sguardo sul mondo attraverso dieci composizioni, nove delle quali eseguite in lingua inglese.
I brani sono tutti improntati ad un pop rock di gran classe che se da un punto di vista melodico prende spunto dalla tradizione italiana, quando poi vai ad ascoltare gli arrangiamenti, ti accorgi che musicalmente il disco varca di molto i confini della nostra penisola. Bisogna riconoscere come la musica di Paolo Preite non conosca limitazioni di genere attingendo a colori diversi ed è capace di spaziare attraverso influenze di vario tipo. Ci sono piaciuti molto brani come “Don’t Stop Dreaming”, “It’s Not Over Yet” , “Can’t Find a Reason” , “Memories and Dust” e “An Eye On the World”, la title track, un pop rock ad alto potenziale, dal sapore tipicamente USA, eseguito parte in italiano, parte in inglese.
I testi delle canzoni evidenziamo la precarietà della condizione umana, i rischi della globalizzazione, i danni delle guerre e cercano di riproporre una sfera intima, più vicina alla vera essenza dell’Uomo, che appare scomparsa. Da segnalare inoltre un brano come “Una Piccola Differenza”, cantato interamente in italiano , il pezzo a cui Paolo Preite è più affezionato. Hanno contribuito alla riuscita del disco anche musicisti italiani di buon talento come Alberto Lombardi, Marco Rovinelli, Alessandro Cefalì e Luca Fiasco Un album molto ben calibrato e di respiro internazionale, il cui ascolto non mancherà di recarvi appagamento, sollievo e anche soddisfazione per quanto Mr Preite è fin qui riuscito a fare
Articolo del
17/05/2019 -
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