The Raveonettes Un grande suono pieno d'amore per il rock’n’roll
2025 di Giulia Artesi

I Raveonettes, duo danese costituito da Sune Rose Wagner e Sharin Foo, nei primi due album si sono costruiti una reputazione come una delle migliori band di garage rock in circolazione anche grazie alla stranota hit "That Great Love Sound".

Cresciuto tra le atmosfere dissonanti dei Sonic Youth e di Jesus and Mary Chain, Wagner ha mosso i primi passi musicali nei primi anni ’90 tra l’Hell’s Kitchen di NYC e le atmosfere glamour di Las Vegas mentre Foo ha sviluppato il suo amore per i Beatles e i Velvet Underground finendo i suoi studi in India tra la musica classica Hindustani.

La miscela Raveonettes nasce dalla fusione di questi due elementi umani che hanno scelto una maniera originale per presentarsi in perfetto stile b-movie anni ’50 americano supportato da una musica non certamente originale ma ben confezionata per il trend garage rock del momento.

Il loro impatto nel panorama musicale è stato poi profondo, ispirando intere generazioni di artisti e contribuendo, come «alla rinascita del pop americano degli anni '10» con band come Best Coast, The Drums e Dum Dum Girls che hanno attinto proprio alla loro estetica pop senza tempo.

Nel 2024, dopo sei show sold out nella loro Copenaghen, Politiken ha descritto la band come «ancora oggi i ragazzi più cool di Copenaghen».

Oltre a celebrare il nuovo album, “Pe’hai 2“, uscito lo scorso maggio via Beat Dies Records, il tour segna anche il ventennale di 𝘗𝘳𝘦𝘵𝘵𝘺 𝘪𝘯 𝘉𝘭𝘢𝘤𝘬, un disco che ha segnato una svolta nella loro carriera e ha consolidato il loro status nel panorama rock internazionale.

Pubblicato nel 2005, 𝘗𝘳𝘦𝘵𝘵𝘺 𝘪𝘯 𝘉𝘭𝘢𝘤𝘬 ha mostrato il lato più melodico e sofisticato della band, con influenze che spaziano dal doo-wop al garage rock, e brani ormai iconici come 𝘓𝘰𝘷𝘦 𝘪𝘯 𝘢 𝘛𝘳𝘢𝘴𝘩𝘤𝘢𝘯 e 𝘖𝘥𝘦 𝘵𝘰 𝘓.𝘈..

A vent'anni dalla sua uscita, il disco continua a esercitare un fascino senza tempo e sarà celebrato con una speciale selezione di brani all'interno della scaletta del tour che metteranno in scena il 10 dicembre al Monk di Roma

Intervista a Sharin Foo in occasione del Concerto al Circolo degli Artisti di Roma nel 2008