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SHEEPISH - ‘Loving You’/‘Smell of the Walls’
I londinesi Sheepish condividono il doppio singolo ’Loving You’/’Smell of the Walls’. Charlie Bowles da progetto elettronico solista si trasforma in un vero e proprio gruppo con la pubblicazione di 5 nuovi brani nel 2023 con la band degli Sheepish. Un jangle-pop soffice e carico di sfumature e di stranezze esoteriche. Mescolando la familiarità delle trame più intime da cameretta e le melodie condite con strani esperimenti al violino e ai sintetizzatori, ogni traccia degli Sheepish offre la sua meravigliosa avventura tascabile. ’Loving You’ è la loro prima major release da quando sono emersi come quintetto, un bop lo-fi vivace, irrequieto ma stranamente confortante. Mescolando il post-punk ad alto ritmo e l'ottimismo indie-pop dagli occhi lucidi - come Folly Group o Beige Banquet – ‘Loving You’ è un'offerta intricata e delicatamente coinvolgente, con molte complessità emotive in agguato sotto, come spiega lo stesso cantautore Bowles: “Originariamente scritta con chitarra solista, ho portato la canzone a Oli che ha utilizzato un campionatore per aggiungere strati di batteria elettronica e sintetizzatori. Lentamente la traccia è diventata più sperimentale man mano che abbiamo allungato la struttura e aggiunto più strumenti come violini e batteria dal vivo. È stato difficile trovare l’intonazione giusta per la performance vocale, ma volevo che la voce impassibile creasse un inquietante contrasto con l’argomento della canzone. La natura ripetitiva della canzone e il modo in cui la strumentazione diventa più dura e scomoda mette in discussione la sincerità del testo”.
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TRICARICO – ‘Telefono Fisso’
Da ’Telefono Fisso’ è il nuovo singolo di Francesco Tricarico, un’ulteriore denuncia dei soprusi esercitati in modo subdolo e non percepito sull’individuo, sulle generazioni più giovani, ma non solo. Tricarico, con il suo personalissimo stile compositivo e raccontando storie di vita personale in chiave apparentemente leggera, anche in questa occasione mette a fuoco uno dei temi a lui particolarmente cari, quello della libertà intesa nel senso più ampio, ovvero del rischio di perderla senza rendercene conto, consegnandola più o meno consapevolmente a strumenti di controllo in mano altrui. Dice in proposito: "Viviamo anni terribili. I ragazzi manifestano, giustamente, per guerre lontane ma non muovono un dito e non dicono una parola per la schiavitù tecnologica che si preannuncia fare così comodo per avere sempre tutti sotto controllo e ricattabili. Cancellabili e rintracciabili e ripeterei ricattabili con un: click. Telefono fisso parla di questo, parla di questa lobotomizzazione cognitiva che tanto fa comodo al potere. Amen”. Il lyric video del brano, con il testo in evidenza, mostra da un altro punto di vista la precarietà della condizione umana, in balia di un potere esercitato a più livelli, non sempre evidenti, che portano comunque alla perdita di libertà e del pensiero critico, all’omologazione, alla rinuncia dell’eccellenza e dei valori più autentici, temi già toccati in ’Faccio di Tutto’, il brano uscito a fine 2023 e che dà il titolo al tour in corso, al quale continuano ad aggiungersi date.
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VALERIAN SWING – ‘Pond Riddim’
"Liminal" dei Valerian Swing in uscita all'inizio della prossima estate per Pax Aeternum, unisce gli elementi di post-rock e math che ci aspettiamo ad altri provenienti dal jazz contemporaneo, dal grime e dal mondo delle colonne sonore. All'ascolto si possono sentire echi di artisti come GoGo Penguin, Badbadnotgood, Jon Hopkins e Jóhann Jóhannsson insieme a scorci di Battles, Kayo Dot oltre ad influenze del prog italiano. Il primo singolo estratto dall'album ’Pond Riddim’ si apre con una lunatica linea di synth e chitarra, portata avanti da basso e batteria. Dopo novanta secondi, però, si iniziano a sentire squarci di tromba (quella di Paolo Raineri degli Ottone Pesante), canti monastici ed elementi percussivi elettronici. La canzone si snoda e ritorna alla melodia iniziale, mentre loop e texture iniziano a costruirsi verso un crescendo che si colloca a metà strada tra il post-rock e il jazz contemporaneo. Qual è il legame tra mistici vocalizzi e questo sogno fatto di un nebbioso assolo di pianoforte, sample sacrali e seducenti poliritmie? La risposta è la sperimentazione libera, che unisce questi elementi in un tutt'uno. ‘Pond Riddim’ svela infatti l'impulso che sta alla base di "Liminal": l'abbraccio radicale e il gioco degli opposti. Dall'acustico al sintetico, dal rock all'elettronica, dalla linearità alla pluralità.
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MODERN STARS – If/Then
”Termination” dei Modern Stars è un album ispirato al problema della terminazione nella teoria dei computer. Nella teoria della computabilità, il problema della terminazione consiste nel determinare, da una descrizione di un programma arbitrario e da un input, se il programma finirà di funzionare o continuerà a funzionare per sempre. Il problema della terminazione è irrisolvibile, il che significa che non esiste alcun algoritmo generale che risolva il problema per tutte le possibili coppie programma-input. Questo vale anche per la vita umana, poiché va su e giù e non è possibile programmarla perché non si può prevedere il futuro, e anche se potessi ci sarebbero così tante variabili che possono facilmente rovinare qualsiasi tipo di previsione possibile. La questione diventa ancora più attuale in questi giorni in cui A.I. sistema si stanno diffondendo per qualsiasi cosa. C'è una sorta di natura interiore che prevale anche in qualcosa che è stato inventato dagli esseri umani, come i software. Le prime due canzoni parlano di un uomo senza fede nell'era dei computer ('If/Then') che inevitabilmente si sente perso ('Nowhere'). Comincia a credere sia nella religione ('Confession') che negli schemi della società corporativa ('Organization'), ma quando scopre che sono entrambi profondamente incompatibili e collegati tra loro, abbandona inesorabilmente per non preoccuparsi di nulla ('Bartleby'), tranne per il vero amore e la salvezza ('Be Pure'), mentre ad un certo punto arriva la fine e per lui suona come un'assoluzione ('Coming Down'). I Modern Stars sono un gruppo di Roma formato da Andrea Merolle (voce, chitarra), Andrea Sperduti (batteria) e Barbara Margani (voce). La loro musica è molto istintiva, allo stesso tempo tremolante, sfocata, aerea, groovy, bizzarra, distorta, armonica e dissonante. Sono fortemente influenzati da Spacemen 3, Primal Scream e Suicide.
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COLOURING - ‘For You’
I Colouring, il 23 febbraio tramite Bella Union hanno reso disponibile il nuovo album ”Love To You, Mate”. Commentando il singolo che anticipa l’Album Jack Kenworthy dice: “ ‘For You’ parla di un momento che ha cambiato per sempre la mia vita e quella della mia famiglia, quando apprendevo la notizia della diagnosi di cancro di mio cognato. Ciò che seguirono furono 11 mesi di incertezza, insieme e una celebrazione dell’amore condiviso e dell’amicizia tra una famiglia. Realizzato con i miei amici e collaboratori di lunga data Gianluca Buccellati e Mikko Gordon, “For You” è il primo capitolo del mio nuovo disco. Sono sempre stato dalla parte di inventare scenari piuttosto che essere veramente onesto riguardo alla mia vita all'interno della mia musica", aggiunge Jack “Questa è la prima volta che riesco a farlo. Ne ho avuto meno paura perché non è la mia storia. È una cosa condivisa. “Love To You, Mate è una lettera d'amore a mia moglie, alla mia famiglia e a Greg per quello che hanno fatto tutti; una fotografia di allora.” Kenworthy continua. “Siamo stati questo gruppo di amici affiatato e inseparabile per un anno intero… un anno a cui guardiamo indietro con grande orgoglio. Sento davvero che abbiamo fatto questa musica insieme.”
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CLETUS – ‘Cosmic Archestra’
Quarto album per Cletus, progetto che pulsa dalla fine dei ‘90 nell’area post industriale dei Docks Dora per volontà e impegno di Stefano Danusso che ne è da sempre l’ispiratore e lo spirito guida. Da sempre pensato come un “open ensemble” strumentale, in cui la prima scrittura di Stefano Danusso viene “rimasticata” dagli altri componenti. Il terreno che ognuno fertilizza con tutto il proprio bagaglio emotivo e di formazione. Capita così che le composizioni abbiano di base una chiaro incipit elettronico o post-rock per poi sfociare in aperture corali dal sapore jazz, o addirittura richiami prog o perfino punk/hardcore. Il tratto identificabile e inconfondibile è comunque una persistente melodicità, una sorta di “canto” degli strumenti che li avvicina più ai Jaga Jazzist che ai Tortoise. "Cosmic Orkestra" è dunque un viaggio in 6 composizioni strumentali eseguite dal Collettivo Cletus, ma impreziosite anche dal supporto di grandi musicisti provenienti da importanti e diversificate esperienze (Calibro 35, Casino Royale, Willie Peyote, Blue Beaters ecc.). Musica suonata e prodotta con approccio minimalista ma che si sviluppa in una coralità “cosmica”, ovviamente dedicata al Maestro con esplicito riferimento.
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