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VALERIAN SWING – ‘Pond Riddim’
"Liminal" dei Valerian Swing in uscita all'inizio della prossima estate per Pax Aeternum, unisce gli elementi di post-rock e math che ci aspettiamo ad altri provenienti dal jazz contemporaneo, dal grime e dal mondo delle colonne sonore. All'ascolto si possono sentire echi di artisti come GoGo Penguin, Badbadnotgood, Jon Hopkins e Jóhann Jóhannsson insieme a scorci di Battles, Kayo Dot oltre ad influenze del prog italiano. Il primo singolo estratto dall'album ’Pond Riddim’ si apre con una lunatica linea di synth e chitarra, portata avanti da basso e batteria. Dopo novanta secondi, però, si iniziano a sentire squarci di tromba (quella di Paolo Raineri degli Ottone Pesante), canti monastici ed elementi percussivi elettronici. La canzone si snoda e ritorna alla melodia iniziale, mentre loop e texture iniziano a costruirsi verso un crescendo che si colloca a metà strada tra il post-rock e il jazz contemporaneo. Qual è il legame tra mistici vocalizzi e questo sogno fatto di un nebbioso assolo di pianoforte, sample sacrali e seducenti poliritmie? La risposta è la sperimentazione libera, che unisce questi elementi in un tutt'uno. ‘Pond Riddim’ svela infatti l'impulso che sta alla base di "Liminal": l'abbraccio radicale e il gioco degli opposti. Dall'acustico al sintetico, dal rock all'elettronica, dalla linearità alla pluralità.
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MODERN STARS – If/Then
”Termination” dei Modern Stars è un album ispirato al problema della terminazione nella teoria dei computer. Nella teoria della computabilità, il problema della terminazione consiste nel determinare, da una descrizione di un programma arbitrario e da un input, se il programma finirà di funzionare o continuerà a funzionare per sempre. Il problema della terminazione è irrisolvibile, il che significa che non esiste alcun algoritmo generale che risolva il problema per tutte le possibili coppie programma-input. Questo vale anche per la vita umana, poiché va su e giù e non è possibile programmarla perché non si può prevedere il futuro, e anche se potessi ci sarebbero così tante variabili che possono facilmente rovinare qualsiasi tipo di previsione possibile. La questione diventa ancora più attuale in questi giorni in cui A.I. sistema si stanno diffondendo per qualsiasi cosa. C'è una sorta di natura interiore che prevale anche in qualcosa che è stato inventato dagli esseri umani, come i software. Le prime due canzoni parlano di un uomo senza fede nell'era dei computer ('If/Then') che inevitabilmente si sente perso ('Nowhere'). Comincia a credere sia nella religione ('Confession') che negli schemi della società corporativa ('Organization'), ma quando scopre che sono entrambi profondamente incompatibili e collegati tra loro, abbandona inesorabilmente per non preoccuparsi di nulla ('Bartleby'), tranne per il vero amore e la salvezza ('Be Pure'), mentre ad un certo punto arriva la fine e per lui suona come un'assoluzione ('Coming Down'). I Modern Stars sono un gruppo di Roma formato da Andrea Merolle (voce, chitarra), Andrea Sperduti (batteria) e Barbara Margani (voce). La loro musica è molto istintiva, allo stesso tempo tremolante, sfocata, aerea, groovy, bizzarra, distorta, armonica e dissonante. Sono fortemente influenzati da Spacemen 3, Primal Scream e Suicide.
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COLOURING - ‘For You’
I Colouring, il 23 febbraio tramite Bella Union hanno reso disponibile il nuovo album ”Love To You, Mate”. Commentando il singolo che anticipa l’Album Jack Kenworthy dice: “ ‘For You’ parla di un momento che ha cambiato per sempre la mia vita e quella della mia famiglia, quando apprendevo la notizia della diagnosi di cancro di mio cognato. Ciò che seguirono furono 11 mesi di incertezza, insieme e una celebrazione dell’amore condiviso e dell’amicizia tra una famiglia. Realizzato con i miei amici e collaboratori di lunga data Gianluca Buccellati e Mikko Gordon, “For You” è il primo capitolo del mio nuovo disco. Sono sempre stato dalla parte di inventare scenari piuttosto che essere veramente onesto riguardo alla mia vita all'interno della mia musica", aggiunge Jack “Questa è la prima volta che riesco a farlo. Ne ho avuto meno paura perché non è la mia storia. È una cosa condivisa. “Love To You, Mate è una lettera d'amore a mia moglie, alla mia famiglia e a Greg per quello che hanno fatto tutti; una fotografia di allora.” Kenworthy continua. “Siamo stati questo gruppo di amici affiatato e inseparabile per un anno intero… un anno a cui guardiamo indietro con grande orgoglio. Sento davvero che abbiamo fatto questa musica insieme.”
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CLETUS – ‘Cosmic Archestra’
Quarto album per Cletus, progetto che pulsa dalla fine dei ‘90 nell’area post industriale dei Docks Dora per volontà e impegno di Stefano Danusso che ne è da sempre l’ispiratore e lo spirito guida. Da sempre pensato come un “open ensemble” strumentale, in cui la prima scrittura di Stefano Danusso viene “rimasticata” dagli altri componenti. Il terreno che ognuno fertilizza con tutto il proprio bagaglio emotivo e di formazione. Capita così che le composizioni abbiano di base una chiaro incipit elettronico o post-rock per poi sfociare in aperture corali dal sapore jazz, o addirittura richiami prog o perfino punk/hardcore. Il tratto identificabile e inconfondibile è comunque una persistente melodicità, una sorta di “canto” degli strumenti che li avvicina più ai Jaga Jazzist che ai Tortoise. "Cosmic Orkestra" è dunque un viaggio in 6 composizioni strumentali eseguite dal Collettivo Cletus, ma impreziosite anche dal supporto di grandi musicisti provenienti da importanti e diversificate esperienze (Calibro 35, Casino Royale, Willie Peyote, Blue Beaters ecc.). Musica suonata e prodotta con approccio minimalista ma che si sviluppa in una coralità “cosmica”, ovviamente dedicata al Maestro con esplicito riferimento.
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THE DECEMBERISTS – ‘Burial Ground’
I The DECEMBERISTS tornano con il singolo ‘Burial Ground’ feat. James Mercer degli Shins. Il brano segna il ritorno dell’ensemble indie-folk-rock americano dopo sei anni di assenza. Il nuovo singolo segna l’inizio della collaborazione con Thirty Tigers, oltre al ritorno ad un brano inedito dopo l’album ‘’I’ll be Your Girl” del 2018. La band di Portland, Oregon, oggi composta da Colin Melloy, Chris Funk, Jenny Conlee, Nate Query e John Moen è tra i maggiori rappresentanti negli ultimi 20 anni del connubio tra la tradizione dell'Americana, folk e indie-rock, capaci di combattere a livello e popolarità con band affermate come Arcade Fire e Fleet Foxes. Nel 2011 il loro sesto album “The King Is Dead” ha esordito al primo posto della classifica degli album più venduti in America, la band ha inciso album per la indie di culto Kill Rock Stars e in seguito per la major Capitol. Il nuovo singolo è stato prodotto da Tucker Martine, già presente sul loro ultimo album “I’ll Be Your Girl” del 2018, con il guest d’eccezione dell’amico James Mercer, voce dei The Shins. Durante il silenzio degli ultimi 6 anni il leader dei The Decemberists Colin Meloy ha portato avanti la sua carriera di scrittore, scrivendo romanzi per giovani e adulti. Il suo bestseller ‘Wildwood Chronicles’ è stato adattato per il grande schermo e ne uscirà presto una versione animata con la partecipazione di Mahershela Ali, Carey Mulligan, Tom Waits e Angela Bassett.
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TRAUM – ‘Inner Space’
Traum è la condivisione dello stesso orizzonte di interpretazione dell'esistenza e della musica da parte di quattro musicisti: Luca Ciffo (Fuzz Orchestra, Il Lungo Addio), Lorenzo Stecconi (Lento), Luca T. Mai (Zu) e Paolo Mongardi (Fuzz Orchestra). Traum ('sogno' in tedesco) crea e modella la propria musica partendo dalla dimensione onirica. Che sia un sogno illusorio, lucido, interdimensionale o indotto, la musica ne testimonia e ne descrive i vari aspetti, mantenendo la barra a dritta come un novello Ulisse nel ritorno a casa. Il loro primo omonimo album è il risultato di quasi un mese di vita vissuta insieme in un antico casale, improvvisando e condividendo le loro vite e le loro passioni musicali e culturali. Attraverso uno stato di presenza e di mutuo ascolto, le otto tracce che compongono questo multiforme album sono nate: la musica prende differenti forme, conducendo l'ascoltatore in un viaggio dentro di sé.
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