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THE DAMNED - "See Emily Play"
I leggendari THE DAMNED hanno recentemente annunciato l'uscita di "Not Like Everybody Else", un album di cover profondamente personale e celebrativo, dedicato alla memoria di Brian James, chitarrista fondatore della band, scomparso il 6 marzo 2025. Da oggi è disponibile un nuovo estratto con la cover di ’See Emily Play’. Registrato in cinque giorni di emozioni e fuoco creativo ai Revolver Studio di Los Angeles, l'album vede i Damned, Dave Vanian alla voce, Captain Sensible alla chitarra, Rat Scabies alla batteria, Paul Gray al basso e affiancati dal tastierista di lunga data Monty Oxymoron, ricollegarsi all'energia grezza che ha dato inizio a tutto. "Not Like Everybody Else" segna la prima volta in 40 anni che Rat Scabies torna in studio con la band. Con brani come "There's A Ghost In My House" di R. Dean Taylor, "See Emily Play" dei Pink Floyd e "When I Was Young" degli Animals e il brano di chiusura "The Last Time" dei Rolling Stones, con la partecipazione dello stesso Brian James, tratta dalla sua ultima esibizione dal vivo con i Damned all'Hammersmith e amorevolmente remixata per questa pubblicazione. "Not Like Everybody Else" sarà pubblicato il 23 gennaio 2026 su earMUSIC.
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NUGARA TRIO – ‘Here We Are’
Il terzo singolo dei Nugara Trio intitolato ’Here We Are’ uscito il 24 novembre anticipa la pubblicazione del disco ”The Last Question” in uscita venerdì 28 novembre per l'etichetta GleAM Records. ’Here We Are’ è il cuore emotivo dell’album. Una ballad che afferma la presenza: la dichiarazione silenziosa dell’umanità nell’immensità dello spazio. Tempo lento, ampi spazi armonici e frasi liriche creano un clima di speranza riflessiva. Passaggi in rubato piegano il tempo, il contrabbasso intesse contro-linee melodiche, mentre la batteria colora con le spazzole. Vulnerabile e resiliente, è il trio nella sua dimensione più autenticamente umana. Francesco Negri al pianoforte, Viden Spassov al contrabbasso e Francesco V. Parsi alla batteria portano nel progetto bagagli stilistici ampi, dal jazz moderno alla musica classica, dal rock e pop fino a inflessioni folk e world music, con una forte propensione per la ricerca sonora e la scrittura originale. Questa mescolanza di background è parte integrante dell’estetica sonora del gruppo e definisce il carattere compositivo dei loro brani. “The Last Question”, è l'espressione della loro nuova ricerca musicale. Una serie di composizioni collettive ben costruite, ispirate dai racconti di fantascienza di Isaac Asimov e a paesaggi spaziali. Un viaggio nel jazz moderno con un forte approccio melodico che si immerge in composizioni profonde, complesse ma fluide, capaci di catturare l'attenzione del pubblico in ogni momento.
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CAT POWER- ‘Try Me’
Cat Power celebra il 20° anniversario di “The Greatest” con l’Ep ”Redux” in uscita il 23 gennaio 2026, tre brani registrati insieme ai Dirty Blues con una nuova versione del classico di James Brown ‘Try Me’. Il settimo album in studio “The Greatest”, è stato pubblicato nel gennaio 2006, registrato ai leggendari Ardent Studios di Memphis, Tennessee, con l’accompagnamento di alcuni dei più rinomati musicisti della città è anche il primo album di Cat Power a includere esclusivamente brani scritti da Chan Marshall, interpretati con una raffinata anima soul del Sud e una sorprendente sicurezza creativa. “The Greatest” è stato accolto con entusiasmo dalla critica di tutto il mondo, debuttando al #34 della Billboard 200, segnando così il più grande successo commerciale di Cat Power fino a quel momento. La rivista Rolling Stone lo ha inserito al #6 nella lista dei “Top 50 Albums of 2006” e al #26 tra i “100 Best Albums of the 2000s”. La raccolta ha inoltre vinto il prestigioso Shortlist Music Prize 2006, entrando nella storia come il primo album di un’artista donna a ricevere questo riconoscimento. L’album ha anche valso a Cat Power una nomination ai Brit Awards 2007 come Miglior Artista Femminile Internazionale Solista. Alla sua uscita è seguito un lungo tour mondiale che ha visto Marshall accompagnata dai Dirty Delta Blues, un gruppo superlativo formato da musicisti provenienti da scene diverse (da cui il nome “Delta Blues sporco”), che sarebbe poi apparso anche su Jukebox (2008), ancor più fortunato dal punto di vista commerciale.
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LEATHERETTE – ‘Cold Hands’
’Cold Hands’ è il nuovo singolo dei Leatherette in uscita oggi venerdì 7 novembre per Bronson Recordings distribuito da Universal Music Italia, ultimo estratto da ”Ritmo Lento”, il terzo album della band emiliana in arrivo il 28 novembre. Muovendosi tra sonorità indie-rock che ammiccano allo shoegaze nelle sue inclinazioni più contemporanee, ‘Cold Hands’ scorre veloce, come un pensiero fugace, che lascia però dietro di sé un'eco persistente. Un brano che non ha paura di mostrarsi sincero e fragile nei suoi contrasti, in bilico tra leggerezza e malinconia, tra slancio e quiete. Tra il lasciare andare e il volere trattenere. Il pezzo racconta infatti la fatica di accettare il dissolversi dei sentimenti, anche quelli che apparivano indistruttibili, e di quei momenti in cui la lucidità e la razionalità non bastano più a colmare il vuoto della perdita dell’abitudine. Un riff deformato e filtrato fino a diventare un drone alieno avvolge un brano costruito su tre accordi essenziali, su cui si alternano chitarre scheletriche e momenti più massicci, accompagnati da un ostinato flauto infantile, da cui è scaturita l’idea del pezzo. Con questa canzone i Leatherette aggiungono dunque un ulteriore tassello al percorso creativo che sfocerà nel nuovo disco, che sarà presentato dal vivo in tre speciali release show in programma il 6 dicembre al Covo Club a Bologna, il 13 a Passatelli in Bronson a Ravenna e il 20 a ExFila a Firenze. La band inoltre aprirà l’unica data italiana dei Nation Of Language il 23 novembre ai Magazzini Generali a Milano.
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AVTT/PTTN, The Avett Brothers, Mike Patton – ‘Heaven's Breath’
Quello che era iniziato come un semplice scambio di ammirazione si è presto trasformato in una vera e propria collaborazione. Gli Avett e Patton, fan reciproci di lunga data, si sono ritrovati a scambiarsi canzoni e idee da una costa all'altra, con ogni bozza che si evolveva man mano che passava tra le mani del trio. “Questo è ciò che è l'arte - riflette Scott. Questo è ciò che dovrebbe essere la creatività: fatta in segreto e senza ambizioni”. Per gli Avett lavorare con Patton è stato più di una semplice nuova collaborazione: è stato un momento che ha chiuso il cerchio. “Mike fa parte del nostro DNA, è come il tessuto della nostra giovinezza - dice Scott. Lo abbiamo letteralmente studiato. Ora è un caro amico, ma quando eravamo più giovani lo imitavo”. Patton aggiunge: "La mia sfida particolare in questo progetto era diventare un lontano cugino. Un fratello rimasto orfano. Forse lo hanno tenuto nel pollaio o in qualche posto del genere. Lo hanno tirato fuori anni e anni dopo". Il fuzz trascinante di ‘Heaven's Breath’ spinge gli Avett in un nuovo territorio sonoro, mettendo in mostra la gamma dinamica che è il marchio di fabbrica di Patton. Ciò che è emerso da questa collaborazione è più di un semplice progetto parallelo: è una collisione di mondi. AVTT/PTTN è Scott, Seth e Mike nella loro versione più avventurosa, che scrivono e cantano insieme senza confini, ritagliandosi uno spazio interamente loro.
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MARTA DEL GRANDI – ‘Antarctica’
MARTA DEL GRANDI torna con il nuovo album ”Dream Life”, in uscita il 30 Gennaio per Fire Records e anticipato dai primi due estratti ‘Antarctica’ e ‘Neon Lights’. E’ la terza collaborazione di Marta con la celebre etichetta londinese Fire Records, in uscita dopo il successo di ”Selva”, finalista al Premio Tenco 2024 nella categoria “Opera Prima”. In seguito all’uscita di “Selva”, Marta ha fatto un tour di oltre 80 date tra Italia e Europa, posizionandosi come una delle più interessanti e originali voci della scena indipendente contemporanea. Nei dieci brani di ‘Dream Life’ il tema del sogno viene indagato in diverse dimensioni: dai mondi paralleli e surreali dell’inconscio ai sogni adolescenziali e alle aspettative che spesso si scontrano con la realtà. Il primo singolo 'Antarctica' affronta il dilemma etico mondiale che ci scuote dalla nostra zona di comfort con un riff funky nello stile dei migliori Talking Heads, con il cantato di Marta che ricorda il fraseggio astratto tipico delle produzioni di Laurie Anderson. "Antarctica ha preso forma durante una sessione solitaria a tarda sera - racconta Marta - quando una melodia che avevo in mente da giorni è venuta fuori naturalmente mentre stavo giocando con un sequencer. È una canzone che amo particolarmente, che parla di clima e ingiustizia sociale con un linguaggio giocoso e non".
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